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28 Nov [13:54]

Pineiro: "Investire sul talento
non sui risultati a breve termine"

Ramon Pineiro *

I giovani piloti e le loro famiglie sono costantemente preoccupati per i risultati ottenuti all'inizio della loro carriera nel mondo del karting, i successi mancati o conseguiti, che in realtà non dovrebbero mai essere l'obiettivo principale. Al contrario, occorrerebbe concentrarsi sullo sviluppo agonistico del ragazzo. I piloti sono, e saranno, atleti con elevate prestazioni fin dalla loro giovinezza, il ché significa che devono essere in costante evoluzione.

Guardiamo ad esempio Leo Messi o Max Verstappen: anche se hanno un talento indiscutibile, hanno continuato ad evolversi e a migliorare giorno dopo giorno, lavorando e investendo su se stessi, ed ecco perché sono in grado di esibirsi a tali livelli per un lungo periodo di tempo.

Spesso nel karting gli sforzi sono diretti a trovare il materiale migliore e a spendere tutte le risorse per cercare di avere il motore più performante o il team più blasonato per ottenere un risultato che in realtà non durerà a lungo, e in tutta onestà, a nessuno importerà davvero se si è vinto un campionato Mini o Junior, mentre se questo investimento venisse indirizzato allo sviluppo del pilota, farebbe davvero una grande differenza in futuro.

Inoltre, se per esempio un giovane kartista commette un errore o c'è un contatto che fa perdere una gara, o anche un titolo, non dovrebbe essere una grande delusione, perché sbagliare fa parte del percorso di crescita e per questo non si devono creare drammi. Anche i più grandi di questo sport hanno commessi tanti errori. La parte importante è come utilizzarli verso il futuro, maturando e avendo pazienza. Solo così si diventa grandi piloti.

Riassumendo, il primo punto è la maturazione, il secondo punto, i risultati. Non deve essere il contrario. Non seguire questo semplice concetto, di certo non porterà ad ottenere risultati costantemente positivi.
 
 * RP Driver Management

22 Nov [14:32]

HMRDS, tradizione
proiettata nel futuro

Situata nell’area del Circuito del Sele di Battipaglia e diretta dall’ Ingegner Giovanni Ciccarelli, la HMRDS è oggi una delle più solide realtà tra le scuole di pilotaggio sportivo in Italia. Ereditando le antiche linee guida di Henry Morrogh, la struttura dell’Ing. Ciccarelli è in grado di permettere ai giovani piloti di ottenere con test dedicati licenza di pilotaggio “base” Nazionale D, licenza di pilotaggio Internazionale C ed anche Licenza di istruttore Aci Sport di 2° e 3° livello. Una storia recente, quella del nuovo corso HMRDS, iniziata nel 2011 con l’apertura della scuola a Battipaglia sotto la direzione di Ciccarelli e la consulenza di Morrogh.

Come capo istruttore viene nominato Massimo Torre, già allievo di Henry Morrogh con un passato in Formula 3 e Formula 3000, che rimarrà in carica fino al 2016 prima del passaggio alla HT e poi alla nomina a Responsabile sviluppo GT di Lamborghini Squadra Corse. In questo periodo la HMRDS migliora le sue dotazioni tecniche, aggiungendo alle classiche Van Diemen e Mygale Formula Ford ereditate dal “vecchio corso” della Scuola nuove performanti monoposto, cominciando dalle Tatuus Formula 4 di prima generazione.

Con il passare degli anni il raggio d’azione della scuola si amplia raggiungendo con le sue lezioni le principali piste italiane. Si amplia anche il parco macchine con l’arrivo delle piccole ma estremamente formative Mirage M012, di una Tatuus Formula Renault 2000 e di due Dallara F3 a motore Honda Mugen. La HMRDS inizia dunque a gareggiare su base regolare anche nei campionati nazionali monoposto, tra cui la Formula 4 Aci Sport, che vanta un ricco schieramento di oltre quaranta unità.

Il metodo formativo della scuola ricalca quello classico di Morrogh. Dopo le prime lezioni di teoria, i piloti vengono spediti a fare pratica in pista con sessioni via via più impegnative intervallate da lezioni teoriche dedicate alle traiettorie ed alla telemetria delle vetture impiegate, che permette agli allievi di correggere in modo più rapido gli errori commessi nelle precedenti sessioni. Alla HMRDS infatti i piloti non vengono solo addestrati a sfruttare al massimo il propulsore della monoposto, ma imparano anche a sapere gestire nel migliore dei modi la meccanica di una vettura, interiorizzando il funzionamento di componenti determinanti come frizione, acceleratore e cambio.

Per questa ragione la HMRDS non “pensiona” le sue tre Van Diemen Zetec 1600 né le Mygale Zetec 1800, essendo queste Formula Ford estremamente formative ed in grado di plasmare un campione. Dopo le prime lezioni con queste “storiche” monoposto, gli allievi vengono fatti salire sulle vetture più potenti fino alle ultime sessioni al volante delle Tatuus F4. I piloti più meritevoli sono quindi pronti per essere lanciati nella “grande platea” delle gare. Questo perché negli ultimi anni la HMRDS ha compiuto un ulteriore salto di qualità, estendendosi ad altre realtà sportive come il Trofeo Italia Formule nel quale vengono schierate sia le Tatuus Formula 4 sia le Mirage. Parallelamente la scuola continua ad aumentare il proprio parco auto per migliorare ulteriormente le capacità di guida dei suoi studenti.

Ultime aggiunte sono la Tatuus concepita per la Formula Regional con motore Renault 1.8 RS Turbo e cambio ultima generazione a sei marce, la Tatuus F4 T421 che da due anni è protagonista a livello globale della Formula 4, e due vetture Bmw 318 Racing Series “stock block” che pur nella loro semplicità meccanica permettono di apprendere rapidamente a guidare una vettura Turismo da corsa, permettendo agli allievi di poter gareggiare più che dignitosamente in gare Turismo Open o “road races” quali cronoscalate e slalom.

Non ci sono solo le vetture tradizionali: la HMRDS si è anche dotata di un sofisticato simulatore F4 che, funzionando in un ambiente isolato, permette agli allievi di allenarsi come se fossero direttamente in un campo di gara grazie anche agli schermi posti a 180° attorno a loro! Oggi la HMRDS offre ai suoi allievi ben sette tipologie di corso: Base, Avanzato, Collaudatore, Formula Renault 2000, Formula 4 Tatuus, Formula 3, ed anche un corso per la formazione di piloti Diversamente Abili. Infatti, una delle Mygale Zetec 1800 della scuola è dotata dei comandi speciali GuidoSimplex permettendo così ad un paraplegico di guidare esattamente sullo stesso livello dei normodotati.

Oggi, pur facendo scalo su tutte le principali piste italiane, la HMRDS ha due tracciati di riferimenti: quello di Battipaglia dove ha sede la base operativa della scuola e quello “storico” di Magione, che viene poi utilizzato per lanciare a livello agonistico i giovani allievi. L’obiettivo dell’Ing.Ciccarelli è rendere il motorsport uno sport di facile accesso per tutti, offrendo corsi di guida a prezzi abbordabili su piste dove è facile apprendere i fondamenti del motorsport.

Già sono in preparazione ambiziosi progetti per il 2024: a livello sportivo confermata la presenza nel Trofeo Italia Formula di Magione, dove si correrà con le Tatuus FR e le Tatuus F4, inoltre la HMRDS è pronta a sostenere i suoi piloti anche in altre realtà agonistiche non ultimi i campionati ufficiali di Formula Regional e Formula 4. E parallelamente continua l’attività formativa con numerosi corsi già fissati nei primi mesi del prossimo anno. La storia continua…

17 Nov [19:53]

Supercorso Federale Aci Sport
Olivieri il vincitore 2023

La scorsa settimana, quattro giornate vissute all’Autodromo Vallelunga “Piero Taruffi”, di studio, agonismo e sportività, hanno offerto un trampolino di lancio speciale a sei giovani piloti nella 20^ edizione del Supercorso Federale. L’attività rappresentativa della Scuola Federale ACI Sport “Michele Alboreto”, riferimento del Progetto Giovani dell’Automobile Club d’Italia, ha festeggiato il ventennale nel circuito romano e ha offerto anche stavolta l’occasione agli allievi Under 16, provenienti dal settore karting, scelti dalla Federazione in collaborazione con Ferrari Driver Academy, di studiare tecnica e pratica automobilistica sotto ogni aspetto.

Dopo le prove psico-fisiche con Formula Medicine, il debutto in pista con le ruote coperte delle Mitjet e altri due giorni d’azione sulle monoposto Formula 4 di Prema Racing, la vittoria è andata ad Emanuele Olivieri. Il pilota di Canelli in provincia di Asti, nato nell’agosto 2008, è stato indicato dalla commissione interna come il miglior pilota in questo stage formativo, organizzato con il supporto di Cetilar, che ora lancia tutti i partecipanti verso l’ambiente delle monoposto, sognando la Formula 1.

“Per me è stata un’esperienza fantastica – racconta il vincitore del 20° Supercorso Emanuele Olivieri – perché, oltre alle emozioni, da qui porto via molte informazioni e dettagli che sono sicuro saranno utili per il prossimo futuro. La F.1 resta un grande sogno, ma in ogni caso questo successo rappresenta un momento importante per la mia carriera. Ora penserò alla Formula 4 e non c’era modo migliore d’iniziare a farlo”.

Traspare l’emozione negli occhi dei vincitori, ma c’è soddisfazione per ogni ragazzo che ha preso parte a questo percorso formativo, ovvero Riccardo Cirelli (2008, Torino), Mattia Colnaghi (2008, Monza), lo stesso Emanuele Olivieri, e Giacomo Pedrini (2008, Cesena), scelti da ACI Sport; Renè Lammers (2008, Olanda) e Tomass Stolcermanis (2007, Lettonia) indicati da FDA. Ognuno di loro ha avuto la possibilità di partecipare al Supercorso grazie ai riscontri ottenuti durante gli ACI-FDA Camp, stage svolti in estate a Maranello in casa Ferrari. Inoltre, i quattro quindicenni italiani avevano già frequentato i “banchi” della Federazione in occasione dello Stage Karting ACI Sport, altra attività didattica proposta ai kartisti emergenti.

“Questo Supercorso per me ha rappresentato un’opportunità di crescita, soprattutto grazie al confronto con gli Istruttori, dai quali ho appreso particolari interessanti durante le sessioni con le F.4. Nel mio paese anche i rally sono tra gli sport nazionali, ma il mio focus è sempre stato sulla Formula 1 e la velocità, questo è il mio sogno. Anche se devo ammettere che l’esperienza con la Mitjet è stata molto interessante. Sono orgoglioso di aver ricevuto questo trofeo che per la Scuola ha un significato speciale” ha commentato Tomass Stolcermanis, al quale è stato consegnato il 4° Trofeo “Gero” Cristiano del Balzo, premio istituito in memoria dello storico Direttore della Scuola Federale sin dalla sua fondazione, assegnato al pilota che si è distinto per passione e margine di crescita durante il Supercorso.
 
I sei piloti portano via da Vallelunga un bagaglio d’esperienza consistente, considerata la parentesi vissuta al martedì sui prototipi portati da Mitjet Italia e gestite da GRT Motorsport, nuovi per tutti, che si è andata a sommare alle due giornate trascorse alla guida delle F.4 portate dal team Prema Racing, gommate Pirelli. Infatti sulle monoposto, ognuno con la sua, gli allievi hanno potuto svolgere più di 130 giri e quasi 600 chilometri per un programma completo che simula un weekend di gara. Tante informazioni, correzioni, suggerimenti e dettagli studiati insieme agli “angeli custodi” della Scuola, ovvero gli Istruttori Federali, due per ciascun pilota, che hanno supportato i ragazzi durante ogni fase del Supercorso.

“Siamo estremamente soddisfatti di queste quattro giornate – ha commentato il Direttore della Scuola Federale Raffaele Giammaria – anche per il traguardo raggiunto delle venti edizioni del Supercorso. I ragazzi hanno fatto un gran lavoro, ognuno di loro ha avuto una crescita evidente e per questo dobbiamo ringraziare i nostri partner che sostengono le nostre iniziative e ci aiutano a realizzarle al meglio. In futuro, saremo sempre a loro disposizione per aiutarli a raggiungere i loro traguardi”.
 
“Il Supercorso è arrivato come sempre a culmine del lavoro intenso – sottolinea Gian Carlo Minardi, Supervisore della Scuola Federale – un programma complesso che lo staff coordinato da Raffaele Giammaria porta avanti durante tutto il corso della stagione, con i corsi, i monitoraggi e l’osservazione sui campi di gara in giro per tutta l’Italia, dai kart, ai rally fino in pista. Nel tempo quest’accademia è cresciuta molto, grazie alle solide fondamenta create già da Cristiano del Balzo a suo tempo. Dal Supercorso sono passati diversi talenti, ma vogliamo continuare a trovare altri piloti interessanti che possono portare l’Italia ai vertici dell’automobilismo internazionale”.

15 Nov [12:17]

Aci Sport e la scuola di formazione
per commissari di pista e medici

Sabato 25 novembre doppio appuntamento per la Specialist Motorsport Academy, gestita da Aci Sport e diretta da Raffaele Giammaria: all’Autodromo Nazionale Monza si terrà il corso dedicato agli Ufficiali di Gara, mentre all’Autodromo Piero Taruffi di Vallelunga quello di estricazione da autovetture da competizione dedicato ai medici, paramedici, personale volontario e della protezione civile. “Il doppio appuntamento del 25 novembre è la chiara dimostrazione dello sforzo che Aci Sport sta compiendo per il lancio della Academy - commenta il direttore Giammaria - i frutti dunque si cominciano a vedere”.

Saranno i Commissari di Percorso della Lombardia a riunirsi presso la Sala Stampa Tazio Nuvolari dell’Autodromo Nazionale Monza. Dopo l’introduzione di Alessandro Tibiletti, responsabile della formazione sportiva dell’Academy, voluta dall’Automobile Club d’Italia in collaborazione con Sport e Salute, a prendere la parola saranno Daniele Carlo Galbiati e Gepi Cerri (per i rally). Il corso, gratuito, si terrà tra le 9.30 e le 17. Le date successive, riguardanti i commissari delle altre regioni, sono in fase di definizione e verranno comunicate quando definitive.

Bandiere, radio, sicurezza e procedure: tutto quello che c’è da sapere per il 2024
Dall’uso corretto di bandiere e radio agli interventi durante gli incidenti, alla sicurezza, alle procedure: il ruolo dei commissari di percorso è sempre fondamentale per la buona riuscita di un evento motoristico. Da qui la necessità durante il corso, con l’ausilio di diapositive, di approfondire ogni area di competenza e di informare il personale destinato a operare in pista o sui tracciati delle gare in salita o dei rally circa le novità regolamentari che entreranno in vigore con la prossima stagione. L’obiettivo è assicurare ai commissari di percorso un eccellente standard di conoscenza e fornire loro gli strumenti e le tecniche per migliorare l’affidabilità negli interventi e le abilità nella gestione delle diverse situazioni critiche.

Tibiletti: “Il nostro obiettivo è alzare l’asticella della formazione regolamentare”
Alessandro Tibiletti presenterà nella propria introduzione le modifiche 2024, che riguarderanno gli Ufficiali di Gara. A tal proposito, la formazione programmata riguarderà i CPP (i Commissari di Percorso Capo Posto) e i CPr (i Commissari di Percorso Capo Prova Rally). Verranno inoltre illustrate le nuove licenze: CP (Commissari di Percorso), CPR (Commissari di Percorso Road) e CPC (Commissari di Percorso Circuit), che andranno a sostituire quelle già possedute. “Academy è un progetto che ha come scopo quello di aumentare il livello di formazione regolamentare e di sicurezza di una componente importante come quella dei commissari di percorso. – spiega Tibiletti -. Nell’ambito di questa formazione, ci tengo a precisare, che questo progetto verrà esteso nel futuro a tutti i commissari di percorso”.
Galbiati: “Soltanto una persona preparata sa trovare la giusta soluzione”

“I commissari di percorso – commenta Galbiati – rivestono un ruolo fondamentale per la sicurezza propria e dei piloti. Per questo serve una formazione adeguata che abbia come obiettivo quello di trasmettere competenze tali a fare in modo che l’ufficiale di gara sappia sempre cosa fare e in caso di pericolo non perda mai la lucidità necessaria per evitare il panico. Una persona formata, e cioè preparata, è quanto di meglio un’organizzazione possa avere poiché solo le persone preparate sanno trovare le giuste soluzioni e sanno affrontare le situazioni con tranquillità e determinazione. Tutto questo, ovviamente, ha effetti positivi sulle gare”.

Corso on line sulle manovre rapide, semi-rapide e standard
Il corso di Vallelunga, coordinato dal professor Saul Collini, docente di Anestesia e Rianimazione, medico capo della Formula E, sarà preceduto il 23 novembre da una parte teorica di quattro ore on line durante la quale saranno spiegate le varie tipologie di manovra di estricazione: rapida, semi-rapida e standard. “La scelta di quale delle tre adottare – spiega Collini – dipende dalle condizioni cliniche del pilota e dallo stato del veicolo”. In questa occasione saranno mostrati alcuni filmati che metteranno in evidenza problematiche e criticità emerse in alcuni casi specifici.
Collini: “Necessario un costante adeguamento al progresso delle auto”

A tenere il corso, accanto al professor Collini, che è il responsabile della formazione medica della Specialist Motorsport Academy, medici e paramedici affiliati Aci Sport in possesso di licenza. Il corso durerà dalle 9 alle 18. Dopo la data del 25, altre ne seguiranno sino all’avvento della stagione agonistica 2024. “L’obiettivo di questi corsi è tenere costantemente aggiornato il personale che opera nelle competizioni motoristiche in un settore in costante evoluzione: basti pensare che solo nel 2023 ci sono stati ben tre aggiornamenti, legati al progresso delle vetture in particolare delle ibride”, spiega il professor Collini.

Esercitazione con l’auto che ruota di 180 gradi
Dopo la lezione teorica on line, i 48 partecipanti si ritroveranno presso l’impianto di Vallelunga per il corso pratico: divisi in sei gruppi da 7 e uno da 6, si alleneranno a estrarre il pilota (che sarà uno dei componenti del team) da monoposto, Gran Turismo e auto da turismo che comprendono anche le protagoniste dei rally. In particolare i partecipanti si cimenteranno su una vettura laboratorio ideata da Aci Sport in collaborazione con Sparco che può ruotare di 180 gradi (foto sopra) e dunque simulare un cappottamento totale o su un fianco.

3 Nov [12:44]

Supercorso Federale ACI Sport
Colnaghi e Olivieri tra i selezionati

Con il finale di stagione, si avvicina l’ora del Supercorso Federale ACI Sport, l’appuntamento formativo organizzato dalla Scuola Federale ACI Sport “Michele Alboreto” che vivrà la sua 20^ edizione. Quattro giornate di attività, da lunedì 6 a giovedì 9 novembre, vedranno impegnati alcuni dei giovani piloti più promettenti del panorama internazionale lungo il tracciato dell’Autodromo di Vallelunga “Pietro Taruffi”.

Gli allievi - quattro scelti dalla Federazione e due da Ferrari Driver Academy, partner del progetto - verranno stimolati attraverso una serie di prove e avranno la possibilità di studiare la tecnica insieme allo staff dell’Università dell’Automobilismo. Al termine del programma supportato da Cetilar, che affianca la Scuola Federale da due anni nelle principali attività, verrà stilato un rapporto dettagliato per ogni pilota che aiuterà la commissione ad indicare il nome del vincitore del 20° Supercorso, oltre ad assegnare il 4° Trofeo “Gero” Cristiano del Balzo.

Saranno quindi sei i piloti che prenderanno parte all’esclusivo appuntamento di fine anno, tutti provenienti dal mondo del karting, ognuno protagonista nelle migliori serie nazionali ed internazionali. Si tratta di Riccardo Cirelli (2008, Torino), Mattia Colnaghi (2008, Monza), Emanuele Olivieri (2008, Asti) e Giacomo Pedrini (2008, Cesena), invitati dalla Scuola Federale, ai quali si aggiungono Renè Lammers (2008, Olanda) e Tomass Stolcermanis (2007, Lettonia) indicati da FDA. Questi piloti arrivano al Supercorso al culmine di un programma di selezione che li ha visti già passare sotto osservazione anche a Fiorano, in occasione degli ultimi ACI-FDA Scouting Camp svolti ad agosto e settembre scorsi proprio a Maranello in casa Ferrari.

I giovani partecipanti sosterranno un programma ricco di attività pratiche e teoriche, costantemente affiancati dallo staff della Scuola Federale coordinato dal Direttore Raffaele Giammaria. Si partirà dalle valutazioni psicofisiche effettuate da Formula Medicine nella giornata iniziale, per poi passare all’attività in pista, prima sulle vetture a ruote coperte con le Mitjet, per la prima volta presenti nel Supercorso, e successivamente sulle monoposto Tatuus fornite da Prema, utilizzate in Formula 4, sempre gommate Pirelli. Ogni allievo sarà affiancato da un Istruttore Federale dedicato e dagli specialisti della sezione Ricerca e Formazione della Scuola. Nel pomeriggio del giovedì, al termine della simulazione di gara, verrà premiato il miglior pilota del Supercorso.

Motore del Progetto Giovani voluto dall’Automobile Club d’Italia, la Scuola Federale individua e supporta i piloti del domani sin dal 1982. I migliori talenti approdano al Supercorso dopo un ricco programma formativo che spesso inizia dal Kart Summer Camp, attività primaria riservata ai bambini a partire dall’età di 6 anni, e prosegue con ulteriori passaggi come lo Stage Karting e gli ACI-FDA Scouting Camp. I piloti meritevoli rappresenteranno poi la Nazionale come portacolori della squadra ACI Team Italia. È stato il caso di Gabriele Minì e Andrea Kimi Antonelli, due punte di diamante dell’automobilismo tricolore, entrambi vincitori del Supercorso e attualmente impegnati in Formula 3 e in Formula 2, i due step che anticipano il salto in Formula 1.

2 Nov [20:55]

Festante selezionato per lo
Shootout internazionale della Porsche

A pochi giorni dall’ultimo round della Porsche Carrera Cup Italia 2023 ad Imola, arriva un'importante soddisfazione per Aldo Festante, invitato da Porsche Motorsport al prossimo International Shootout. Nominato come wild card dopo il successo nello Scholarship Programme di Porsche Italia al termine della stagione, il pilota italo-canadese del Matteucci Management, parteciperà all'evento internazionale insieme ai migliori giovani talenti provenienti dalle varie Carrera Cup del mondo. L’appuntamento è in programma per il prossimo 13-15 novembre sul tracciato portoghese di Portimao e vedrà la partecipazione di 12 piloti.

Il programma prevede una serie di prove e test in pista, il lavoro tecnico con gli ingegneri Porsche e un’altra serie di attività atte ad individuare il giovane che potrà diventare pilota Junior di Porsche. Il vincitore avrà un budget destinato alla Porsche Mobil 1 Supercup 2024. Festante aveva già vinto la selezione per lo Shootout nel 2020, ma l’iniziativa non si era svolta a causa della pandemia.

Aldo Festante:
“Una grande soddisfazione e una importante opportunità. Questo riconoscimento arriva al culmine di un lavoro durato diversi anni nel corso dei quali c’è sempre stato il potenziale, ma non sempre sono riuscito ad esprimermi come avrei voluto. Quest’anno ho lavorato molto bene con Dinamic Motorsport, situazione che mi ha consentito di entrare nella top ten del campionato italiano. Abbiamo ottenuto diversi piazzamenti di rilievo e performance che mi hanno assicurato la partecipazione all’International Shootout di Porsche Motorsport ”.


19 Ott [12:36]

È Colnaghi il vincitore della
selezione Richard Mille Young Talent

Massimo Costa

E' Mattia Colnaghi il pilota scelto dal Richard Mille Young Talent Academy e dalla All Road Management di Nicolas Todt. Presenti altri sette kartisti (Emanuele Olivieri, il polacco Maciej Gladysz, i francesi Jimmy Helias e Louis Iglesias, l'ungherese Martin Molnar, i belgi Thomas Strauven e Sita Vanmeert), Colnaghi al volante delle Tatuus F4 gestite da MP Motorsport è emerso al termine della selezione svoltasi sul circuito spagnolo di Navarra e in seguito alla valutazione espressa da Formula Medicine per quanto riguarda le capacità fisiche e mentali dei ragazzi scelti.



Le condizioni del tracciato erano particolarmente difficili inizialmente per via dell'asfalto umido poi via via asciugatosi. Colnaghi ha impressionato per avere segnato il primo tempo nelle due sessioni stile qualifica, anche quando è stato possibile mettere le gomme slick. Nella simulazione gara, l'italiano ha mostrato consistenza nelle performance giro dopo giro emergendo rispetto agli altri piloti presenti.

Grazie alle sue prestazioni, gli esponenti di Richard Mille e di All Road Management hanno deciso di assegnare a Colnaghi il "trofeo" della sesta edizione di questa interessante iniziativa, unica nel suo genere e che ricorda le selezioni che molti anni fa la Red Bull faceva con le monoposto Tatuus della Renault 2.0. Grazie a ciò, Colnaghi entra di diritto nel management di Nicolas Todt e nel 2024 parteciperà al campionato spagnolo di F4 con MP Motorsport.

27 Set [15:15]

Selezione Richard Mille Academy 2023
Ci sono Colnaghi ed Emanuele Olivieri

Come ogni fine stagione dal 2018, la Richard Mille Young Talent Academy e la All Road Management di Nicolas Todt, lanciano la selezione per scoprire le migliori promesse a cui offrire una chance per avviare la carriera in monoposto. Visionate una serie di richieste e valutazioni di kartisti che si sono messi in luce durante l'anno, viene compiuta una severa selezione che porta a una lista finale di otto nomi. 

Lo Shoot Out 2023 si svilupperà in due fasi. La prima, vedrà gli otto ragazzi impegnati il 9 ottobre presso la sede di Formula Medicine, da sempre impegnata nella preparazione fisica e mentale dei piloti. La seconda tappa consisterà nell'affrontare due giornate (17-18 ottobre) di test con le monoposto Tatuus F4 del team MP Motorsport sull circuito di Navarra.

Gli otto piloti (lo scorso anno ne erano stati selezionati quattordici) saranno valutati da una speciale giuria composta dai rappresentanti di Richard Mille, di All Road Management e di MP Motorsport che terrà conto, oltre che del responso del cronometro e delle capacità di guida, anche dell'attitudine mentale e fisica , dell'adattamento a varie situazioni che si possono creare e altri aspetti che determinano la carriera di un pilota.

Al pilota che verrà scelto dalla suddetta giuria, verrà data l'opportunità di partecipare a una stagione completa nella Formula 4 spagnola con il team MP Motorsport divenendo partner esclusivo della All Road Management.

I piloti precedentemente selezionati sono stati Enzo Valente, Rafael Villagomez e Hugh Barter (impegnati quest'anno nella F3), Tymoteusz Kucharczyk (protagonista nella GB3), Keanu Al Azhari (che corre nella F4 spagnola).

Tra gli otto kartisti candidati 2023 spiccano due italiani, Mattia Colnaghi ed Emanuele Olivieri (nella foto), che recentemente sono stati selezionati anche dallo Scouting Camp organizzato dal Ferrari Driver Academy e da Aci Sport. Con loro il polacco Maciej Gladysz, i francesi Jimmy Helias e Louis Iglesias, l'ungherese Martin Molnar, i belgi Thomas Strauven e Sita Vanmeert.

29 Ago [7:08]

Intervista a Ramón Pineiro
“I piloti devono investire
di più sul proprio talento”

Mattia Tremolada

Nonostante abbia avuto una carriera da pilota tutto sommato breve, dal 2008 al 2011, Ramón Pineiro ha avuto modo di dire la sua nel motorsport, mettendosi in luce con buoni risultati e due terzi posti nei campionati Formula Palmer e Formula Two, organizzati dalla MotorSport Vision di Jonathan Palmer. “Ho iniziato con il karting già a 4 anni, ma dopo aver corso nella Mini in Italia, sono stato costretto a fermarmi per problemi di budget" racconta Pineiro.

“Solo nel 2007 vincendo una borsa di studio sono riuscito ad assicurarmi un sedile in Formula BMW, dove ho corso due stagioni con i team Fortec (due pole position) e Fisichella (FMS International). Nel 2010 sono approdato in Inghilterra per correre nella Formula Palmer, una categoria monogestione in cui ho chiuso terzo con quattro vittorie. L’anno dopo sono stato di nuovo terzo, ma nella Formula Two, e nonostante sia entrato nel FIA Institute Young Driver Excellence Academy non ho trovato il budget per continuare a correre nel 2012”.

Dopo aver smesso con le gare che cosa è successo?

“Già durante la stagione in Formula Two ho iniziato a studiare all’università di Hertfordshire, in Inghilterra, una delle più prestigiose per l’ingegneria del motorsport. Ho fatto tutto il percorso, studiando per un anno anche negli Stati Uniti, ma la verità è che non volevo tornare nel mondo delle corse perché faceva troppo male stare in circuito senza poter correre. Ero molto frustrato di non poter più gareggiare. Allora ho dato vita ad un altro progetto con mio padre in un ambito completamente diverso, nella gastronomia. Abbiamo lanciato un’azienda con produzione propria di ostriche, diventando leader in Europa per qualità e prestigio, e arrivando a poter contare su clienti di altissimo livello tra cui Carlo Cracco”.

Quando è tornato l’amore per le corse?

“L’azienda è andata a gonfie vele finché non è arrivato il Covid, che ha avuto un impatto molto importante sul settore. In quel momento ho deciso di mollare tutto e di ripartire da zero con un nuovo progetto personale. Una decisione che è arrivata proprio al momento giusto, quando ormai avevo fatto pace con me stesso ed ero pronto a tornare in pista”.



Nello specifico, che servizio offri oggi ai piloti?

“Quello che io posso offrire con RP Driver Management è un servizio di management e coaching. Ma la mia idea è di circondarmi dei migliori professionisti del settore, perchè io, con la mia esperienza e le mie capacità, posso arrivare fino ad un certo punto. Sono ben consapevole che servano altre figure nella carriera di un talento emergente. Dunque ho scelto di iniziare una stretta collaborazione con Xavi Martos, preparatore fisico di Sergio Perez, e con Eva Molleja, che è stata la mia mental coach quando gareggiavo e che credo sia la migliore nel suo campo, lavora da molti anni anche con i calciatori del Real Madrid. Unire tutte queste aree e competenze è fondamentale per creare un atleta forte e preparato a 360°".

Questi professionisti come aiutano i piloti?

"Questi sono gli ingredienti per un progetto vincente, perché l’obiettivo che voglio dai miei piloti è quello di vincere, non solo fare le comparse. Ogni pilota ha bisogno di lavorare su aspetti e lacune differenti, quindi ogni progetto è strettamente individuale e centrato su ciascun atleta. Punto molto sulla qualità e sul far crescere il ragazzo, perché le squadre cambiano, le macchine a volte sono competitive e altre volte meno, ma investire sul pilota, quello sì che paga alla lunga. Vincere è una conseguenza del lavoro svolto in precedenza, il risultato della preparazione svolta”.

Accennavi prima ad un momento difficile della tua vita personale, che ti ha allontanato dalle corse. Ora che hai imbastito questo progetto, come è cambiata la tua vita?

“Quando hai tanta passione per qualcosa e sei costretto ad abbandonarla è normale che si apra una ferita molto grande, che ha bisogno di tanto tempo per rimarginarsi. Dopo più di 10 anni lontano dai circuiti mi è tornata una grande motivazione, una grande voglia di vincere e di andare avanti. Mi sento sempre molto coinvolto con i miei piloti, come se dovessi essere io a scendere in pista e questo mi spinge a dare il 100%. Condividere la passione con questi ragazzi e vederli lavorare duramente per il loro sogno mi appaga”.

Dunque quali saranno i prossimi passi della tua agenzia?

“Preferisco avere pochi piloti per volta, in modo da dare il massimo per loro. Non ho bisogno di gestire tanti ragazzi, ma esigo da coloro che mi danno fiducia un grande sforzo. Sto anche cominciando a lavorare per creare un nesso tra gli Stati Uniti, dove ho ottimi contatti, e l’Europa. Il progetto USF è molto interessante per tanti piloti europei, dato anche l’esponenziale aumento dei costi di Formula 3 e Formula 2. I successi di Alex Palou e l’approdo di tanti piloti in arrivo proprio dalla Formula 2 rappresentano solo il preludio di quello che succederà nei prossimi anni”.

22 Ago [10:19]

Sticchi Damiani (ACI) indagato
Per l'accusa ha nascosto milioni di euro

Massimo Costa

Brutto momento per il presidente ACI nonché ACI Sport Angelo Sticchi Damiani. Il Corriere della Sera rivela che è indagato in quanto reo di avere nascosto milioni d euro. Ecco quel che riporta il quotidiano milanese:

"Un anno dopo l’altro il presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani, avrebbe mentito sul proprio stipendio, arrivando a tagliare il traguardo del milione di euro a dispetto del tetto fissato per i manager pubblici, che prevede un limite di 240 mila euro l’anno. Il 78enne manager (in carica all’Aci dal 2011) avrebbe depositato tra il 2017 e il 2020 autocertificazioni fasulle sui redditi guadagnati. L’accusa di falso in atto pubblico viene contestata ora dal pm Carlo Villani.

L’inchiesta è partita da una denuncia interna all’Aci i cui funzionari hanno assistito, nel tempo, a una sorta di escalation economica del loro presidente. Dalla lettura dei documenti emerge che in un’occasione il manager avrebbe dichiarato di guadagnare 246 mila, quando in realtà attraverso le cariche ricoperte nelle società appartenenti alla galassia Aci avrebbe intascato un milione e 593mila euro. Vale a dire una cifra cinque volte superiore al limite massimo consentito dalla legge.

Il caso Sticchi Damiani esplode mentre si torna a parlare del tetto massimo agli stipendi pubblici e dell’opportunità di esonerare da questo vincolo quei dirigenti impegnati nella progettazione del ponte sullo stretto di Messina. Ma bisogna ricordare che Sticchi Damiani, nel 2023, si è classificato al secondo posto come paperone dei manager pubblici italiani grazie a un reddito dichiarato di circa due milioni, guadagnati anche attraverso impegni nel settore privato.

Ed ecco la ricostruzione che ha spinto la Procura a ritenere taroccate le autocertificazioni depositate alla segreteria dell’Aci a partire dal 2017. Quell’anno il manager dichiara un guadagno di circa 246mila euro, composto da 125 mila euro in qualità di presidente Aci, 120mila in quanto presidente di Aci informatica e infine poco più di mille euro come consigliere nazionale del Coni, federazione di cui fa parte l’Aci. La versione di Sticchi Damiani, tuttavia, divergerebbe dalla realtà ricostruita dai magistrati perché il manager come presidente Aci avrebbe ricevuto circa 231mila euro. Vale a dire ben 106mila euro in più di quanto dichiarato. Si arriva così al totale di circa 353 mila euro.

Ma secondo gli investigatori il vero guadagno del manager nel 2017 sarebbe stato di 665mila euro. A questa cifra la Procura arriva sommando gli introiti di Sticchi Damiani come presidente del cda di Sara Assicurazioni che gli ha garantito 96 mila euro e di Sara Vita che gli ha permesso di incassare 216mila euro. Queste due cariche il manager non le ha segnalate, secondo l’accusa, e l’omissione sarebbe stata cruciale nel conto finale perché Sara Assicurazioni è partecipata all’80% da Aci, dunque sottoposta alla normativa sugli introiti dei manager pubblici. Con la conseguenza che quanto percepito avrebbe dovuto essere certificato.

Analogo escamotage sarebbe stato intrapreso l’anno successivo, nel 2018, quando il manager dichiara di nuovo 246 mila euro a fronte del milione circa guadagnato sommando gli introiti relativi ai diversi incarichi. Ancora: c’è il 2019 dove Sticchi Damiani continua a dichiarare 246 mila euro, mentre i guadagni ricostruiti dall’accusa schizzano a un milione e 590mila euro. Infine c’è il 2020: pure in questo caso il manager incassa un milione e 320 mila euro, mentre dichiara i soliti 246 mila. Ora, conclusi gli approfondimenti investigativi, il presidente dell’Aci ha a disposizione venti giorni per esporre le proprie ragioni ai magistrati.

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