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30 Lug [22:48]

Rally di Madeira dopo il prologo
Meeke comincia alla grande

FUNCHAL - L’importante è... finire. Già, ma anche i preliminari contano. E Kris Meeke (nella foto), ci tiene a far subito vedere di saperci fare. Slaloma alla grande fra le chicanes dell’Avenida Do Mar e agli altri lascia solo le briciole: Bruno Magalhaes, secondo, deve concedergli 9 decimi, Corrado Fontana, terzo, un secondo più del lusitano. Nicolas Vouilloz completa il poker Peugeot, a 2” netti dall’irrispettoso compagno di squadra nordirlandese.

Luca Rossetti e Giandomenico Basso, mai troppo assatanato nell’avanti-indré sul lungomare di Funchal, sono rispettivamente a 2” e 5 e 2” e 8 dal leader. Poteva andare meglio, ma nessuno dei due Abarth Boys se la prende. Le cose serie devono ancora cominciare e sono convinti che sulla montagna madeirense la musica sarà diversa. “L’idea – annuncia deciso Basso – è sempre quella di vincere. Per rilanciarmi nell’Intercontinental Rally Challenge e anche per consolidare il primo posto nella classifica del Campionato d’Europa”. I precedenti lo confortano: al Rally di Madeira, in quattro partecipazioni, ha raccolto due vittorie e un secondo posto. E i successi avrebbero potuto essere tre. Se quattro anni fa non fosse stato rallentato da un problema elettrico a una manciata di chilometri dalla fine, quando era padrone assoluto del campo.

“E’ che questa – spiega – è una gara che mi si addice. Si corre su strade dove c’è da guidare sul serio e quando è così mi esalto”. Punta alla vittoria, Giando, ma non sottovaluta gli avversari. “Sono tanti, come sempre”, osserva. Chiarisce: “Oltre a Vouilloz e Loix, ci sarà da tenere d’occhio i piloti portoghesi e pure Meeke che è al debutto a Madeira, ma che in questa stagione è andato forte ovunque. E difatti l’ha subito confermato nel prologo. Poi non va sottovalutato Luca Rossetti, il mio compagno di squadra”.

Il pordenonese, abituale protagonista con la Grande Punto Super2000 nel Campionato Italiano, incassa l’attestato di stima con piacere: “Intanto – dice – sono contento di avere l’occasione di tornare a correre all’estero e anche se è un po’ che non ho l’occasione di misurarmi con i mattatori dell’Intercontinental Rally Challenge, sono fiducioso: con il set-up collaudato vincendo sulle strade della Targa Florio, la Grande Punto è molto competitiva e non vedo perché non dovremmo ottenere un risultato positivo. Parlo per me, ma soprattutto per Giandomenico che qui è sempre andato molto, molto forte”.

Fra gli altri italiani in trasferta sulla Perola do Atlantico, bene Gigi Fontana, sedicesimo, e benino Marco Cavigioli, diciassettesimo. Non male neppure Manuel Villa, sbarcato in mezzo al mar per cercare punti per il titolo riservato a chi maneggia auto con solo due ruote motrici. Vitos Sà, eroe locale, gli ha dato 2” e 3, ma lui ne ha rifilato una manciata a Denis Millet che resta il più pericoloso dei suoi avversari. L’importante, anche per il ligure, è finire. Ma chi ben comincia...

Guido Rancati