16 Ott [17:57]
Rallye d'Antibes – Finale
A Rossetti non basta vincere
Antibes – “È stato un rally tribolato, ma alla fine lo abbiamo vinto”. Luca Rossetti si butta dietro le spalle il fine settimana sulla Costa Azzurra e cerca di non pensare troppo ai guai tecnici che gli hanno impedito di chiudere gli euro-giochi con una gara di anticipo: dopo il cambio che aveva fatto i capricci nella seconda tappa, il friulano dell’Abarth ha dovuto confrontarsi con la rottura del semiasse posteriore desto e non ce l’ha fatta a intascare anche quei punti supplementari che cercava per festeggiare la conquista della sua terza corona continentale. La festa è solo rimandata di un paio di settimane, troppo difficile immaginare che sull’asfalto del Valais non raccatti i due punticini che gli mancano, ma il pensiero di non avere sfruttato il primo match-ball a disposizione un po’ lo rattrista.
Non è l’unico, Rox, a pensare a quel che avrebbe potuto essere e non è stato: secondo assoluto e vincitore di tappa, pure Luca Betti ha qualche rimpianto alla fine della sua prima gara con la 207 Super2000 della Racing Lions: “Diciamo che sono contento”, butta lì a bocce ferme. Aggiunge: “Ho avuto a disposizione un’auto perfetta e ho potuto disporre dell’apporto di una squadra perfetta. L’unica cosa che perfetta non è stata, è la foratura costatami una quarantina di secondi venerdì sera, nel secondo tratto cronometrato: non ci fosse stata, forse le cose sarebbero andate diversamente”. Già, il film sulle Alpi Marittime avrebbe avuto una trama diversa e, forse, un finale diverso.
Il cuneese comunque ha di che consolarsi: “In ogni caso – osserva - credo di aver fatto vedere anche questa volta che non mollo proprio mai”.
Sorridono a metà i due mattatori del “Monte-Carlo d’autunno” e sorride pure Macjei Oleksowicz per un terzo posto che Boetti e Lassange gli hanno gentilmente regalato tagliando una gomma a testa nell’ultimo assalto. Ma sorride soprattutto Michele Tassone: il ragazzino cuneese non ha vinto la battaglia francese, ma con il secondo posto ottentuto alla fine di una gara tatticamente perfetta ha vinto la guerra e s’è portato a casa il primo posto nel Trofeo 500 Abarth. Mica poco, a diciannove anni e alla prima vera stagione di rally.
g. r.