formula 1

Liberty Media, numeri da record
L'aumento dei fans è impressionante

Massimo CostaSi potrà anche criticare l'operato di Liberty Media (dal nostro punto di vista solo per l'imposizione d...

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formula 1

Il caso sul rapporto di compressione dei
motori: Mercedes e Red Bull sotto accusa

Michele Montesano Puntuale come un orologio svizzero, all’introduzione di un cambio regolamentare in Formula 1 ci sono squa...

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formula 1

Wolff raffredda gli entusiasmi
"Antonelli al top tra 3-5 anni"

Massimo Costa - XPB ImagesE' il suo primo fan. Il suo primo sponsor. Il suo mentore. Lo ha voluto a tutti i costi in For...

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GT Internazionale

Leschiutta lascia dopo un anno la
guida di Lamborghini Squadra Corse

Michele Montesano Tramite una nota ufficiale, quest'oggi Automobili Lamborghini ha annunciato un importante cambiam...

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Rally

La FIA ha svelato le prime immagini di
come saranno le future vetture WRC27

Michele Montesano Quando manca poco più di un anno al debutto del nuovo ciclo regolarmente, la FIA ha finalmente svelato co...

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Rally

Project Rally One: il primo preparatore
che realizzerà la nuova vettura WRC27

Michele Montesano Sebbene le Rally1 animeranno il WRC ancora per la prossima stagione, c’è chi guarda già oltre e più preci...

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31 Ott [18:33]

Sandern Parn, dall'Estonia con furore

Guido Rancati

Non ha cominciato ieri. Ventitré anni il prossimo febbraio, Sander Parn ha alle spalle qualche stagione di corse nelle quali ha già collezionato ottantadue gettoni di presenza con vetture diverse: con la C2 con la quale aveva debuttato nel mondiale e con un'Impreza, ma soprattutto con la Fiesta R2 che ha usato per vincere il Dmack Trophy e guadagnarsi il passaporto per disputare il prossimo Wrc-2 con una Fiesta R5. Come Ott Tanak – classe 1987 – che continua a battersi, spesso con buon successo, per ritagliarsi un posto al sole e il suo coetaneo Karl Kruuda che ha appena mancato l'obiettivo di imporsi nella seconda serie iridata ma ha comunque vinto il campionato finlandese, il ragazzo è nato e cresciuto in Estonia. Un Paese di quarantacinquemila chilometri quadrati, meno di quanti si avrebbero a sommare l'area di Piemonte e Lombardia, abitato da un milione e trecentomila persone, meno di quante vivono in Liguria. Ma assai ben rappresentato nei rally. Da sedici anni, da quando Markko Martin iniziò a frequentare la serie iridata con una Corolla della Scuderia del Grifone. Ci sapeva fare e lo dimostrò vincendo all'Acropoli, in Finlandia, in Messico, al Tour de France e in Catalunya. Più che abbastanza per diventare un idolo per tanti ragazzi della repubblica baltica, per dar loro la voglia di provare a seguirne le tracce. Insomma: per fare da traino a uno sport che fino ad allora non aveva prodotto grandi campioni. Dopo di lui è stato Urmo Aava a dimostrare che anche in una nazione non grande, senza un costruttore d'auto nazionale e troppo poco abitata per essere un mercato appetibile, possono nascere piloti bravi. Non ha vinto granché, il lungo di Tallin, e tuttavia ha dato un seguito al movimento. Ha fatto il necessario per far sì che sulle strade dei rally mondiali continuassero a vedersi le bandiere a strisce orizzontali azzurre-nere-bianche. Quelle che ora sventolano per Parn, per Tanak, per Kruda...