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Finalmente Hirvonen

Era da quella grigia domenica d'aprile che Mikko Hirvonen e Jarmo Lehtinen non salivano sul tetto di un macchina da corsa con io pugni alzati. Un 1° aprile amarissimo per l'indissolubile coppia finlandese, uno scherzo che li ha visti in poche ore festeggiare la prima vittoria con la Citroen per poi cadere nel dramma della squalifica comminata dai commissari tecnici poche ore dopo.
Una specie di montagne russe dei sentimenti che un animo gentile come il pilota di Kannonkoski, quel giorno, non avrà gradito particolarmente.
Ma questa volta no. Questa volta niente e nessuno potrà ricacciare in gola l'urlo liberatorio del pallido trentaduenne sul tettuccio della sua DS3. Erano ormai 48 ore che si era preparato alla festa, esattamente dal momento in qui la vettura del suo compagno Loeb si era adagiata esanime fuori strada. Da quel momento aveva capito che il più era fatto, che andando del suo passo avrebbe fatto il vuoto e così è andata.
Un premio meritato per uno dei piloti più sottovalutati degli ultimi anni, ma dati alla mano, l'unico che davvero ha provato a mettere sotto pressione sua maestà Sébastien Loeb. Esattamente il contrario dei due sciagurati campioni alla corte di Malcolm Wilson che, per l'ennesima volta sono rimasti con un pugno di mosche in mano e con il conto del carrozziere lievitato ancora una volta.
Ad accompagnare il vincitore sul podio sono così stati Evgeny Novikov e Ott Tanak il nuovo che prepotentemente avanza dall'est.
E vedere un russo ed un estone, assieme a un finlandese, un francese, un australiano, due norvegesi e un céco nella classifica che conta fa male. Perché non può essere consolatorio il decimo posto del primo pilota con il tricolore sulle portiere arrivato a a oltre venti minuti dal vincitore.
E allora viene spontaneo chiedersi come mai una federazione che spenda e spande per allestire una tappa del Campionato del Mondo, non riesca trovare il modo per regalare ad uno dei nostri giovani di belle speranze una vettura per mettersi in mostra. Ne più ne meno della possibilità che ha avuto il giovane Chardonnet che grazie alla FFSA ha potuto gareggiare in Alsazia con una DS3.
Per dire, lo stesso aiuto che dodici anni fa ricevette uno sconosciuto Loeb. Ma questa è un'altra storia…

Marco Minghetti

La classifica finale

1. Hirvonen-Lehtinen (Citroen DS3 Wrc) in 3.23'54”9
2. Novikov-Minor (Ford Fiesta RS Wrc) a 1'20"6
3. Tanak-Sikk (Ford Fiesta RS Wrc) a 2'21”1
4. Ostberg-Andersson (Ford Fiesta RS Wrc) a 3'42”9
5. Ogier-Ingrassia (Skoda Fabia S2000) a 4'27”5
6. Atkinson-Prevot (Mini Cooper Wrc) a 5'22”2
7. Mikkelsen-Floene (Skoda Fabia S2000) a 6'12"5
8. Prokop-Hruza (Ford Fiesta RS Wrc) a 9'29”3
9. P. Solberg-Patterson (Ford Fiesta Wrc) a 9'52"3
10. Pedersoli-Romano (Citroen DS3 Wrc) a 20'35"6