Rally

Ford M-Sport formazione a due punte
Confermato McErlean arriva Armstrong

Michele Montesano Dopo Toyota e Hyundai, anche Ford M-Sport ha svelato la sua formazione per la prossima stagione del WRC. ...

Leggi »
formula 1

Portimao torna nel Mondiale F1
Si correrà nel 2027 e nel 2028

Massimo Costa - XPB ImagesUn circuito bellissimo, difficile come pochi altri in Europa. Eppure era entrato nel calendario de...

Leggi »
World Endurance

Genesis a Montmelò con due GMR-001
Raggiunti gli 8000 km, nel 2027 in IMSA

Michele Montesano Obiettivo raggiunto. Con gli ultimi tre giorni di test svolti sul circuito di Montmelò, Genesis ha comple...

Leggi »
elms

A Sepang nella ALMS, Cetilar vince
anche gara 2 con Lacorte-Milesi-Fuoco

Dominio totale del team Cetilar Racing, nel primo dei tre appuntamenti dell'Asian Le Mans Series. Al suo debutto nella s...

Leggi »
Super Formula

Doohan, gli incidenti a Suzuka
e l'odio gratuito sui social media

Davide Attanasio - XPB ImagesSe parlassimo di una relazione di coppia, quella tra Jack Doohan e il circuito di Suzuka stareb...

Leggi »
Rally

Lancia al via con PH Sport: Rossel e
Gryazin al volante delle Ypsilon Rally2

Michele Montesano Sarà una formazione a due punte quella che segnerà il ritorno di Lancia nel Mondiale Rally. Se la Ypsilon...

Leggi »
13 Ott [10:55]

TOUR DE CORSE HISTORIQUE
Alla ricerca del tempo perduto

Tempo, tempo comunque vadano le cose lui passa e se ne frega se qualcuno è in ritardo. Diceva e dice bene Jovanotti: lo puoi misurare, il tempo, ma non fermarlo. E quando stai bene lui va via come un lampo. Per tutti, anche per chi ha fatto sognare eserciti di appassionati e per chi sognava di diventare campione del mondo. Come Yves Loubet che quando si trovò proiettato nella squadra più organizzata, più forte, più tutto del mondiale, pensò che fosse l’inizio di una bella storia. Invece era l’inizio della fine di una carriera soltanto abbozzata. Sembra ieri, invece sono già passati vent’anni. Nel frattempo, il Lupetto ha cominciato a perdere il pelo, ma non il vizio di respirare l’aria delle corse. S’è fatto coinvolgere, ha coinvolto altri inguaribili. Il Tour de Corse Historique è (ri)nato anche grazie a lui. Cinque tappe da Bastia a Ile Rousse, sulle strade del rallye che fu e che forse tornerà ad essere. Con quindici prove speciali – dovevano essere sedici, ma la prima è saltata – a far classifica. A far divertire piloti e suiveurs. Con gente nota e meno nota a darci dentro con auto da leggenda: Porsche 911, Ford Escort, Alpine A110, Renault 5 Turbo, Ferrari 308. E ancora: Talbot Lotus e Opel Kadett, Ascona e una CG Simca che ai ragazzi di oggi dice poco, eppure, in Francia, correva e vinceva...

Una gara quasi vera, insomma. Con piloti veri. Per dire, Jean-Claude Andruet, età indefinita e indefinibile, Philippe Gache e Jean-Pierre Manzagol (nella foto), inossidabile come la sua berlinette rouge. Tutti con una gran voglia di scrivere un altro capitolo di quella che è una storia umana. Molto umana, con gioie e dolori. Con la delusione di Andruet, fuori strada e fuori gara all’ottava prova per via dell’accelleratore bloccato e quella di Gache stoppato dal cambio della sua Talbot Lotus e rientrato in gara all’ultimissimo posto. Ma alla fine contento come un bimbo per il Trofeo Jean-Charles Martinetti che premi il più performante a prescidenre. E che sarà mai se nei tabulati resterà scritto che Hervé Guignard, primo con una Porsche, lo ha preceduto di quattro ore.

Mzungo Mzee

La classifica finale


1. Guignard-Meffre (Porsche 911) in 2.49’24”0
2. Dépons.Bourgoin (Ford Escort) in 2.51”02”0
3. Antonini-Raffaelli (Porsche 914) in 2.53’15”9
4. Servais-Ciocca (Porsche 911) in 2.54’53”0
5. Manzagol-Mangini (Alpine A110) in 2.55’03”8