9 Set [18:59]
Tre domande a...
Guido D'Amore
Nostalgia del Sanremo mondiale? Sì, tanta. E Guido D'Amore non fa niente per nasconderla. "Si corre sulle mie strade, ma non è solo una questione di campanilismo: la realtà è che in nessun altro posto al mondo esistono prove speciali su asfalto belle e difficili come quelle che propone la gara sanremese!", spiega.
L'apprezzato copilota rivierasco sa bene di cosa parla: divide con Gigi Galli l'abitacolo della Mitsubishi Lancer "vuerrecì" negli appuntamenti della serie iridata, con il pilota livignasco ha chiuso al quinto posto all'ultimo Deutschland Rally e insieme, in questa stagione, hanno già rastrellato 10 pesantissimi punti.
- Dispiaciuto quundi di non essere al via del prossimo Sanremo?
"Gigi sta cominciando a raccogliere quello che per anni ha seminato e quindi mi spiace ancora di più non avere la possibilità di disputare il prossimo Rallye Sanremo", osserva. Aggiunge: "L'edizione di quest'anno, per come è stata congegnata, è davvero affascinante, troppo bella. Correre di notte è un'esperienza bellissima che permette di assaporare emozioni davvero fantastiche e non è un caso se i commenti che si sentono in giro sono molto positivi".
- Ricordi notturni?
"Di notte, tanto tempo fa, assistetti al mio primo rally: era quello delle Palme e avevo convinto i miei ad accompagnarmi a Diano Calderina dove si svolgeva la prima prova speciale. Di notte, nel '91, ho disputato la mia prima gara, il Valli Imperiesi".
- Ricordi sanremesi?
"A Sanremo ho corso nove volte. Indimenticabili le edizioni del '98 e del '99, le due nelle quali, con Galli, vincemmo il Gruppo N. E poi Sanremo è sempre Sanremo, a prescindere dal risultato finale!".
Senza casco e tuta, ma la sera di giovedì 22 settembre D'Amore sarà comunque nella Città dei Fiori. Per tuffarsi nell'atmosfera della gara prima di volare in Giappone dove, la settimana successiva, prenderà parte alla quart'ultima manche del mondiale. "Sarò alla partenza - fa sapere - ma poi andrò a piazzarmi su qualche passo dell'entroterra per essere spettatore della mitica Ronde di Monte Bignone".