15 Mar [17:32]
Tre domande a...
Alexandre Bengué
Finalmente è tornato un po' di sereno nella vita agonistica di Alexandre Bengué. Dopo il promettente debutto nel mondiale, avvenuto a bordo della Skoda Fabia nel 2005, dell'ex campione francese si erano perse un po' le tracce. Ora la conferma del suo ritorno in quattro gare iridate bordo di una Peugeot 307 (nella foto), gestita dal team BSA.
- Come mai hai scelto la 307?
"Ho optato per la Peugeot perché sono convinto che al giorno d'oggi sia la vettura con il miglior rapporto prezzo/prestazioni, inoltre conosco perfettamente la filosofia Peugeot e la bontà della 206 WRC ed immagino che non si scosti molto dalla 307...".
- Contento di tornare a gareggiare per il team BSA?
"Certo. Il mio ritorno è come ripresentarsi a casa dopo un po' di tempo... Ritroverò volti noti, e tutti quelli che mi erano vicini nei bei giorni del titolo francese. È evidente che mi ha fatto molto piacere ritrovare questa squadra".
- Che cosa ti è rimasto della stagione passata?
"Innanzitutto debbo dire che ho incontrato delle persone che mi hanno colpito molto. Prima di tutto il mio pensiero va ad Armin Schwarz: per me rimane un monumento di questo sport ed è stato davvero magico essere il suo compagno. E tra l'altro l'ho trovato di un grande carisma e di una onestà davvero rara...
Il mio miglior ricordo sportivo, invece, è legato al Tour de Corse. In quella gara siamo arrivati preparati sia mentalmente sia fisicamente e tranne qualche piccolo problema il risultato è arrivato. Anche se il bello è arrivato dopo quando Juan Suareda, il team manager, mi ha detto "In Catalunya: flat out!", che tradotto più o meno voleva dire "Alex, in Spagna attacchi al massimo e fregatene del resto". È stato davvero buffo perché in quel momento per i meccanici e per tutta la squadra è risultato eccitante come vincere una gara".