29 Set [14:59]
Aragon - Gara
Marquez ok, Pedrosa ko
Marco Minghetti
Sesta vittoria stagionale, trentanove punti di vantaggio sul vero rivale Jorge Lorenzo, ma questa volta Marc Marquez deve anche ringraziare la dea bendata, che per l'occasione si è presentata sotto forma di un sensore del traction contro alloggiato sulla ruota posteriore della Honda di Dani Pedrosa.
Ma andiamo con ordine. Nella bella giornata che ha accolto piloti e tifosi sul circuito di Motorland, al semaforo verde parte come una furia ancora una volta Lorenzo, che fa scattare la sua Yamaha meglio di tutti come già fatto a Misano. Dietro sono Marquez, Pedrosa, e Rossi che provano ad inseguire la lepre in fuga.
Rossi perde terreno velocemente, mentre Pedrosa, che proprio oggi festeggia il suo ventottesimo compleanno, sembra avere tutte le carte in regola per lottare con il compagno di squadra, e infatti poco dopo lo supera con un bel sorpasso.
Ma l'emozione forte avviene nel corso del sesto giro. Marquez arriva fortissimo alla curva 12. Troppo forte, Tanto forte, che impercettibilmente sfiora la moto del compagno prima di finire lungo sulla via di fuga. Ma se Marquez limita il danno ad un secondo lasciato per strada, a Pedrosa capita davvero di molto peggio.
Incredibilmente, la toccatina del "Cabroncito" ha messo fuori uso un sensore del traction contro della moto di Pedrosa, il quale appena prova ad accelerare è vittima di un terribile high side che lo scaraventa sull'asfalto a centro pista. Davvero un episodio sfortunatissimo per lo spagnolo costretto a ricorrere alla barella e, anche se dal centro medico arrivano notizie rassicuranti, lo zero in casella significano addio sogni di gloria per lo spagnolo della Honda numero 26.
Rimasto solo alle spalle del leader, Marquez da vita a quello che ama più di ogni altra cosa: l'attacco furioso. Attacco che a dieci giri dal termine lo porta a superare Lorenzo e subito fuggire veloce imprendibile fino alla bandiera a scacchi.
Alle spalle nel frattempo si era scatenata una battaglia furiosa per la terza piazza tra Rossi e Bautista. Avanti uno, avanti l'altro alla fine è proprio il pilota di Tavullia ad avere la maglio grazie anche al supporto del tedesco Bradl che, impensierendo Bautista, permette a Rossi di prendere il margine decisivo.
Aragon, domenica 29 settembre 2013
1. Marc Marquez (Honda) - 23 giri in 42'03"459
2. Jorge Lorenzo (Yamaha) - 1"356
3. Valentino Rossi (Yamaha) - 12"927
4. Alvaro Bautista (Honda) - 13"787
5. Stefan Bradl (Honda) - 13"973
6. Cal Crutchlow (Yamaha) - 14"662
7. Bradley Smith (Yamaha) - 31"220
8. Andrea Dovizioso (Ducati) - 40"671
9. Nicky Hayden (Ducati) - 53"413
10. Andrea Iannone (Ducati) - 55"067
11. Aleix Espargaro (ART-Aprilia) - 58"001
12. Yonny Hernandez (ART-Aprilia) - 1'05"513
13. Randy De Puniet (ART-Aprilia) - 1'06"589
14. Hiroshi Aoyama (FTR-Kawasaki) - 1'08"674
15. Claudio Corti (FTR-Kawasaki) - 1'09"130
16. Colin Edwards (FTR-Kawasaki) - 1'12"041
17. Luca Scassa (ART-Aprilia) - 1'45"152
18. Bryan Staring (FTR-Honda) - 1'45"228
19. Lukas Pesek (Suter-BMW) - 1'45"583
Giro più veloce: Dani Pedrosa 1'48"565
Non classificati
Hector Barbera (FTR-Kawasaki)
Dani Pedrosa (Honda)
Damian Cudlin (PBM)
Danilo Petrucci (Suter-BMW)
Michael Laverty (ART-Aprilia)
Il campionato (Top Ten): 1. Marquez 278, 2. Lorenzo 239, 3. Pedrosa 219, 4. Rossi 185, 5. Crutchlow 156, 6. Bradl 135, 7. Bautista 125, 8. Dovizioso 112, 9. Hayden 102, 10. Smith 80.