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4 Ott [15:40]

Estoril, Gara:
Jorge Lorenzo domina. Stoner sul podio

Jorge Lorenzo. Basterebbe solo questo per descrivere il GP del Portogallo della Moto GP. Prove libere, qualifica e gara. Tutto, ha dominato tutto lo spagnolo di casa Yamaha sulla pista dove nel 2008 colse la sua prima affermazione al debutto nella classe regina delle due ruote. Una gara volendo noiosa che ha però fornito spiegazioni e temi interessanti. Lorenzo è tornato dalle vacanze più forte che mai, motivato e agguerrito, ma soprattutto ha imparato quale è il suo limite e non lo oltrepassa.

Il majorchino della Yamaha è partito bene dalla pole position ma non ha potuto resistere allo slancio della Honda di Dani Pedrosa che ha conquistato la prima posizione, ma dopo poche curve la leadership è tornata al suo legittimo proprietario. Avvincente, seppur breve, il confronto tra Casey Stoner e Valentino Rossi che nel corso del secondo giro si scambiano le posizioni un paio di volte, ma l’australiano della Ducati ha la meglio, portandosi anche all’inseguimento di Pedrosa, sopravanzandolo nel corso della terza tornata. Da qui, nei restanti 25 giri di gara, tra i primi va solo aumentando il distacco che diventerà imbarazzante sotto la bandiera a scacchi per Rossi, solo quarto, distanziato di 23”428.

Bravo Casey Stoner al suo rientro in Moto GP dopo la pausa di tre gare che si è imposto per motivi di salute, psichica e fisica. Partito bene dalla prima fila, ha prima superato Rossi, poi Pedrosa, portandosi all’inseguimento di Lorenzo che aveva un ritmo veramente imprendibile. Un podio che non solo porta in Ducati 20 punti importanti per la classifica a squadre nel confronto diretto con Honda, ma offre la conferma per poter affermare con certezza che il vecchio Casey Stoner, il campione del mondo 2007 è tornato, e fa paura. Rossi dopo le qualifiche auspicava che l’australiano potesse rubare punti importanti a Lorenzo, ma in realtà chi ci ha rimesso è stato proprio il pesarese. Dopo il Portogallo, sono ora solo 18 le lunghezze di ritardo di Lorenzo, e con tre gare ancora da disputarsi, tutto può succedere. Appuntamento quindi a Phillip Island, il 18 ottobre per il GP d’Australia.

Per la Yamaha invece da segnalare la vittoria del mondiale costruttori, ma d’altro canto con Rossi e Lorenzo che si sono aggiudicati più della metà delle gare sin qui disputate ( 9 su 14) era un traguardo inevitabile.

Antonio Caruccio

Nella foto, Jorge Lorenzo

L’ordine di arrivo di gara, domenica 4 ottobre 2009

1 - Jorge Lorenzo (Yamaha) – Yamaha – 28 giri 45’35”522
2 – Casey Stoner (Ducati) – Ducati – 6”294
3 - Dani Pedrosa (Honda) – Hrc – 9”889
4 - Valentino Rossi (Yamaha) – Yamaha – 23”428
5 - Colin Edwards (Yamaha) – Tech 3 – 32”652
6 - Toni Elias (Honda) – Gresini – 35”709
7 - Andrea Dovizioso (Honda) – Hrc – 35”723
8 - Nicky Hayden (Ducati) – Ducati – 38”830
9 - James Toseland (Yamaha) – Tech 3 – 44”093
10 - Chris Vermeulen (Suzuki) – Suzuki – 52”863
11 - Randy De Puniet (Honda) – LCR – 55”698
12 – Marco Melandri (Kawasaki) – Hayate – 1’04”515
13 - Niccolò Canepa (Ducati) – Pramac – 1’04”538
14 - Gabor Talmasci (Honda) – Scot – 1’27”299

Ritirati
20° giro - Loris Capirossi
8° giro - Alex De Angelis
5° giro – Mika Kallio

Giro più veloce: Dani Pedrosa 1’36”937

Il campionato piloti
1. Rossi 250; 2. Lorenzo 232; 3. Pedrosa 173; 4. Stoner 170; 5. Dovizioso 142; 6. Edwards 134; 7. Capirossi 97; 8. De Puniet 93; 9. Melandri 91; 10. Elias & Vermeulen 90

Il campionato costruttori
1. Yamaha 330; 2. Honda 236; 3. Ducati 211; 4. Suzuki 126; 5. Kawasaki 91.