20 Giu [8:55]
Al Rally di Ypres
l'IRC fa il pieno di stelle
“È una gara particolare, molto particolare”. Giandomenico Basso pensa a Ypres e ripensa alla sua cavalcata vittoriosa di un anno fa. Sull’asfalto fiammingo, il veneto dell’Abarth ha lasciato il segno. Ha fatto risuonare l’inno di Mameli nello splendido scenario della piazza della cittadina tristemente famosa per aver subito nella prima guerra mondiale l’assalto tedesco con gas asfissianti. Prima, ce l’aveva fatta solo Miki Biasion. Nell’83, con la Lancia Rally. “Eh sì, è proprio una gara particolare”, ribadisce il pilota che dopo aver vinto in Europa e aver conquistato il primo Intercontinental rally Challenge, in questa stagione tenta l’assalto al titolo tricolore. E precisa: “Sono due gare in una: a una prima tappa nella quale si affrontano prove speciali piuttosto larghe, ne segue una decisamente più difficile, nella quale, a tenere giù, è più facile fare la differenza. Ma è anche tremendamente facile commetter un errore...”.
Per non saper né leggere, né scrivere, dodici mesi fa Giando era partita a manetta. Poi aveva amministrato. Relativamente, of course. Ci sta che gli dispiaccia non ripetere la sfida nella classica della serie continentale. Ma ha messo la sua esperienza a disposizione di Andrea Navarra e di Umberto Scandola, i due che venerdì all’alba inizieranno l’avventura con le due Punto Super2000 ufficiali dell'Abarth. A Pieter Tsjoen, l’enfant du pays schierato dalla Fiat belga, non ha detto niente: non ha bisogno di consigli, su quelle stesse strade catramate, ha già corso tanto. E una volta ha pure vinto.
Il leoncino delle Fiandre non à l’unico ad avere dei precedenti sulle strade di case: fra le altre, brilla anche la stella di Freddy Loix, quattro volte primo fin qui, che in questo scorcio d’annata, con la Polo è già salito sul podio. E ci terrebbe tanto a imporsi di nuovo nella gara che per la gente del Play Pays vale davvero una stagione. Per piazzarsi in solitario sull’attico dei plurivincitori e per convincere la Volkswagen a fargli continuare la caccia al titolo intercontinentale. Che al terzo atto della stagione entra nel vivo. Un’occhiata all’elenco degli iscritti di Ypres lo conferma: sei Punto, sei 207 – fra loro, anche le due della Peugeot Espana per Nicolas Vouilloz e Garcia Ojeda ma pure quella “italiana” di Luca Rossetti – e una Polo. Poi le due Honda della Jas, le Citreon C2 e una moltitudine di Mitsubishi Lancer. Le Case che hanno aderito alla serie messa in piedi da Eurosport ci sono tutte. E allora non potrà che essere festa per tutti gli appassionati di rally. Festa grande.
di Guido Rancati