22 Giu [17:20]
Al Rally di Ypres
piloti con l'incubo pioggia
YPRES – Un temporale, poi un altro e un altro ancora. È giugno e sembra marzo: esci con il sole e prendi l’ombrello. Un problema mica da ridere per protagonisti e comprimari del Rally di Ypres. C’è da scegliere le gomme, e la tentazione è quella di gettare in alto una moneta e far decidere al caso. “Escluderei che useremo le gomme da secco con mescola dura”, dice Paolo Fabrizio Fabbri. Che aggiunge: “Luca Rossetti non è qui per vincere, ma anche fare esperienza, in queste condizioni, non sarà facile: per riuscirci bisogna stare in strada fino alla fine”.
Quattro vittorie già in cassaforte su queste strade, Freddy Loix è uno che il prestigioso appuntamento belga lo conosce bene. E conferma che quando il tempo è così bizzoso, le difficoltà si moltiplicano: “Al limite – osserva – è meglio avventurarsi su una prova sotto un acquazzone: quando smette di piovere, invece, sulla carreggiata resta uno strato di fanghiglia che complica la vita”. Andrea Navarra e Nicolas Vouilloz, i due che partono pensando a rastrellare più punti possibili per confermarsi gli uomini da battere nell’Intercontinental Rally Challenge, approvano. “Dopo ogni temporale – dice il cesenate dell’Abarth, - è come andare sul ghiaccio”. Le strade del Palt Pays, le ha scoperte solo nelle ricognizioni. Proprio come il transalpino della Peugeot. “Sarà dura”, dice l’ex biker. “Molto dura”.
Stasera un antipasto corposo: sei speciali da mandare giù tutto d’un fiato. Domani il resto. È Ypres, bellezze. E va benissimo così.
di Guido Rancati
Nella foto (Photo4), Umberto Scandola con la Punto Abarth