7 Nov [17:52]
CRITERIUM DES CEVENNES – FINALE
Mourgues, otto anni dopo
Un affondo sui trenta e passa chilometri del Col de la Tribale e per Jean-François Mourgues pare fatta: Guillame Canivenq, sempre secondo, è a più di mezzo minuto... Invece no. La pioggia aumenta e il veterano di Le Vigan paga l’azzardo di essere partito con quattro gomme da asciutto. A Saint-Martial rema e lascia all’avversario quasi tutto quello che gli aveva appena preso. Sospira, ma non rinnega le sua scelta: “Era quella giusta o, meglio, lo sarebbe stata se non ci avessero fatto partire in ritardo”, spiega convinto. Denis Giraudet predica la calma e detta il ritmo. “Non è fatta – dice al suo pilota – ma siamo comunque davanti. E dobbiamo restarci”. Lo fanno. Contrattaccano al secondo passaggio sul tratto più lungo del Criterium des Cévennes e al via dell’ultima prova sono ventitre i secondi che hanno di vantaggio. Non esagerano, i due. Amministrano. Lasciano qualcosina all’inseguitore, ma lo champagne, la festa è per loro. E per gli uomini della Bozian Racing che hanno messo loro a disposizione una 307 vuerrecì in buona efficienza.
Otto anni dopo la sua prima vittoria, l’enfant du pays s’è concesso il bis. E chissà mai se pensa a quando era un giovane di belle speranze e con una M3 non propio “serie oro” faceva soffrire François Delecour e gli altri tenori del rallismo francese, a quello che avrebbe potuto essere e non è stato. Il battuto ha altri pensieri e non deve neppure guardare i tabulati per avere la certezza che il fine settimana è stato positivo: con la 207 ha strapazzato tutti gli altri con le Super2000 e con i punti di classe, insieme a quelli dell’assoluta, consolida la sua laedership nella serie transalpina. I giochi non sono fatti, Manu Guigou, sesto con la Clio R3, e Patrick Henry, terzo con la 206 Wrc, sono ancora in gioco. Ma solo per l’aritmetica.
Mzungo Mzee