27 Ago [9:59]
Daniel Elena si “rilassa”
alla 12 Ore quad francese
Vabbé: l’importante è partecipare. Ma per uno abituato a vincere come Daniel Elena, partecipare è un po’ poco. “Infatti, l’obiettivo che avevo in testa quando ho deciso di iscrivermi alla 12 Ore di Pont de Vaux mica era quello...”, fa il pluridecorato copilota monegasco. E aggiunge: “Volevo divertirmi e ci sono, ci siamo perfettamente riusciti. Non solo, siamo pure riusciti a finire la gara e non era così evidente”. Un giro intero della lancetta corta dell’orologio a macinare chilometri con un quad. Insieme ai migliori specialisti. Un’esperienza esaltante, per chi è appassionato dei ragnetti con quattro ruote, un motore da moto e un manubrio. Ma anche una faticaccia. “In effetti – ammette il cinque volte iridato – ero stanchissimo. Stanchissimo e tuttavia soddisfatto”.
Insieme a Brice Mazarico e ad Alexis Prevel ha chiuso in ottantesettesima posizione, a settantasei giri dal trio vincitore composto da Joann Gilloin, Mathieu Bonnard e Jean-Michel Abfalter. Niente di veramente esaltante, occhio e croce. “E’ che – spiega – io ho scelto, per sicurezza, di non girare di notte e far mattino in due è un’impresa impossibile. Insomma, ogni tanto il nostro quad è rimasto ai box”. Perché l’importante è partecipare. Anzi, divertirsi.
ran.