24 ore le mans

Le Mans – Test
È subito duello tra Toyota e Ferrari

Michele Montesano Con il Test Day della domenica si è ufficialmente aperta la settimana della 93ª edizione della 24 Ore di ...

Leggi »
dtm

Zandvoort – Gara 2
Doppietta BMW con Rast e Wittmann

Michele Montesano Doppietta da record per BMW a Zandvoort. La sesta gara stagionale del DTM, andata in scena sul circuito o...

Leggi »
F4 Spanish

Portimão - Gara 3
Strauven, non c'è due senza tre

Davide Attanasio - Dutch Photo AgencyTripletta. Senza appello, Thomas Strauven e il team Campos, autentici mattatori del ter...

Leggi »
Eurocup-3

Portimao - Gara 3
Rivera in fuga, Colnaghi secondo

Massimo CostaSono cambiate le cose nella terza gara della Eurocup-3 a Portimao. Il dominio del team Campos è stato meno nett...

Leggi »
Rally

Rally d’Italia – Finale
Ogier 1°, Daprà trionfa nel WRC2

Michele Montesano Sebastien Ogier continua a macinare record nel WRC. Il francese della Toyota, navigato da Vincent Landais...

Leggi »
Regional European

Zandvoort - Gara 2
Clerot in volata su Yamakoshi
Paura per Maschio, illeso

Massimo Costa - Foto Galli - Dutch PhotoPedro Clerot questa volta non si è fatto soprendere al via e dalla casella del polem...

Leggi »
18 Lug [17:17]

GUIDO IO
Basta con le polemiche da bar

Guido Rancati

L'intenzione era dare la possibilità a Kalle Rovanpera di prendere confidenza con le strade catramate ed era una buona intenzione. Frutto di un'operazione che era stata congegnata in modo che ad averne un certo tornaconto non fosse soltanto il talentuoso ragazzino finlandese: la Peugeot Italia si sarebbe garantita punti utili a mettere le mani sul campionato italiano costruttori e la Pirelli avrebbe avuto la possibilità di mantenere un qualche contatto con il rallismo internazionale di livello. Qualcosa ne avrebbe guadagnato pure la serie tricolore che non è – e forse non è mai stata – la più bella del mondo e, come si dice in questi casi, tutti avrebbero avuto di che vivere a lungo felici e contenti.

Non è andata esattamente così. Il figlio d'arte ha macinato un po' di chilometri su un asfalto che, esasperatamente lento, non si troverà più ad affrontare, ma ha fin qui collezionato un ritiro al Ciocco, un quattordicesimo posto a Sanremo e un settimo al Salento. Insomma: non è stato determinante nel garantire al Leone il primato nel meno frequentato dei campionati verdi-bianco-rossi. E sulla terra, nelle due garette che ha disputato, si è trovato al centro di feroci polemiche da bar. Che lasceranno pure il tempo che trovano, ma che un gran bene alla specialità non hanno fatto. Una intelligente scelta tattica operata dal bimbetto (e, s'ha da credere, da chi lo segue) all'Adriatico e un guasto al San Marino hanno fatto da detonatore al livore di chi la mena da sempre sulla presunta, molto presunta, superiorità degli appassionati delle corse su strada nei confronti di chi ama altri sport.

Colpevole di aver vinto tanto e di voler continuare a farlo, Paolo Andreucci ha raccolto insulti ingiustificati e comunque ingiustificabili. Ovviamente insieme alla filiale italiana della Peugeot la cui colpa è investire da ormai più di trenta anni nei rally del Bel Paese. Ecco allora che il piatto piange. E i se si sprecano: se per lui fosse stato disegnato un programma non legato a doppio filo al Cir, se... se... se... La storia, è noto, non si fa con i se e con i ma e va avanti. Almeno per un altro po' ancora. Con, a fare da sottofondo le parole di Ivano Fossati: già, un capitano per quanto giovane dovrebbe stare in mare e un pilota dovrebbe stare in auto. Non necessariamente, però, su una polveriera...