indycar

Elkhart Lake - Gara
Palou torna al successo

Carlo Luciani Dopo due gare di digiuno, Alex Palou è tornato al successo nel GP Road America, nono appuntamento stagionale ...

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indycar

Nel 2028 la nuova Dallara
Annunciato il telaio del futuro

Carlo Luciani Nel corso del weekend di gara del GP Road America, la IndyCar ha annunciato l’introduzione di una nuova monop...

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F4 Spanish

Le Castellet - Gara 3
Strauven è incontenibile

Da Le Castellet - Massimo CostaE adesso sono ben sei, su dodici corse, le vittorie di Thomas Strauven nel campionato F4 spag...

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Eurocup-3

Le Castellet - Gara 3
Sztuka all'ultimo giro su Rinicella

Da Le Castellet - Massimo Costa - Dutch PhotoTutto si è deciso quando alla bandiera a scacchi mancava metà giro. Valerio Rin...

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F4 French

Spa - Gara 3
È lotta aperta tra Roussel e Munoz

Davide Attanasio - Foto KSPSeconda vittoria, a Spa-Francorchamps, per Jules Roussel. Dalla prima fila, il pilota transalpino...

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F4 Spanish

Le Castellet - Gara 2
Prima vittoria per Tye e Rodin

Da Le Castellet - Massimo Costa - Dutch PhotoPrima vittoria nella F4 spagnola per Nathan Tye e primo successo del team Rodin...

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3 Nov [18:19]

IL LUTTO
La scomparsa di Ingvar Carlsson

Se ne è andato a sessantadue anni, dopo una breve malattia. In punta di piedi e non poteva essere diversamente, per uno che in punta di piedi aveva attraversato la vita. Non era uno showman e nemmeno un gran chiacchierone, lo svedese dall’aria triste. Era un pilota concreto, decisamente bravo sulla terra e bravissimo sulla neve e sul ghiaccio, i fondi dove aveva iniziato a gareggiare poco più che ventenne con una Volvo PV 544. Di auto, in carriera, ne aveva usate tante: Datsun 260Z, BMW 2002 e 323i Mercedes 450 e 280 (nella foto al Rallye di Monte-Carlo del 1980 navigato da Claes Billstam), e in un paio di occasione anche anche la Fiat Abarth 124 Spyder della filiale svedese. Ma era stato con e per la Mazda che s’era tolto le soddisfazioni più belle: con la RX7 il primo podio all’Acropoli, con la 323 4WD le vittorie in Svezia e in Nuova Zelanda dell’89. Due perle in una carriera più ricca di delusioni che di gioie e comunque notevole. Conclusa nel mille e novecentonovantuno. Dopo quarantadue presenze.

m.mz.