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31 Lug [18:16]

IRC a Madeira dopo PS 9
Solo Magalhaes resiste a Basso

FUNCHAL – Va al massimo, va a gonfie vele. E anche se non lo dice, chiaro che vuole proprio vedere come va a finire. Giandomenico Basso non fa la voce grossa e nemmeno la ruota, non se la tira. Ripete che ce la sta mettendo tutta e rende onore agli avversari che, dice, lo costringono a spingere. Ma intanto rastrella altri tre successi parziali nelle quattro prove della prima boucle pomeridiana. E torna al parco assistenza con 19” e 1 su Bruno Magalhaes (nella foto), l’unico che è riuscito ad interrompere la sua serie di centri sulla montagna madeirense.

Scatenato, il veneto dell’Abarth continua a mettere fieno in cascina. A mettere un’ipoteca sulla vittoria finale. Ma preferisce non parlarne: “E’ lunga”, osserva pensando alle prove che ancora mancano al fine tappa e alle otto che dovrà affrontare domani. A chi gli chiede se il caldo lo fa soffrire, ribatte che a tenerlo sulla corda non sono le martellate che il sole dà sulla testa a tutti: “Le condizioni sono le stesse per tutti, tutti patiamo il caldo e tutti dobbiamo confrontarci con l’inevitabile surriscaldamento degli pneumatici. Il vero problema sono i due dietro che spingono, spingono...”.

Già, Magalhaes e Alexandre Camacho, gli enfant du pays, non mollano. Ma lentemanete, inesorabilmente, si allontanano dall’attico. E con loro, Nicolas Vouilloz che ammette di non riuscire a capire come e perché i suoi tempi non siano all’altezza delle sue aspettative: “Mi aspettavo di andare più forte e invece...”, sospira il francese. Freddy Loix e Kris Meeke – che strada facendo ha modificato la carrozzeria della sua 207 – gli fanno eco. Neppure Luca Rossetti riesce a capire perché, in meno di un’ora e mezza di prove, Basso gli ha rifilato 53” e 9. “Le gomme – annuncia il friulano – si degradano in fretta e l’auto diventa sottosterzante. Obbligandomi a inventarmi cose che non amo fare”.

Dietro, continua la lotta fra Corrado Fontana e Michael Solowow per il secondo posto fra gli eurosfidanti. Serra de Agua, Boaventura, Cidade Santana e Referta hanno detto bene all’italiano. Che comunque fa sapere di non essersi divertito granché: “Le gomme finiscono in fretta – spiega – e per non rovinare tutto posso solo guidare come un taxista. No, non è divertente...”.

Guido Rancati

La classifica dopo la 9 PS

1. Basso-Dotta (Abarth Grande Punto) in 1.22'02"3
2. Magalhaes- Magalhaes (Peugeot 207) a 19"1
3. Camacho-Calado (Peugeot 207) a 24"9
4. Vouilloz-Klinger (Peugeot 207) a 41"0
5. Rossetti-Chiarcossi (Abarth Grande Punto) a 53"9
6. Loix-Miclotte (Peugeot 207) a 1'00"3
6. Meeke-Nagle (Peugeot 207) a 1'03"8
8. Nunes-Calado (Peugeot 207) a 2'16"8
9. Fontana-Cassina (Peugeot 207) a 2'16"8
10. Solowow-Baran (Peugeot 207) a 3'05"6