3 Ago [9:33]
In Finlandia Gronholm
punta alla vittoria
Pressione? No, grazie. Marcus Gronholm fa sapere che al via della sfida sugli sterrati di casa sarà assolutamente tranquillo. Dice: “Caso mai sarà Sebastien Loeb ad averne tanta addosso: è lui il favorito e sarà lui a dover partire per vincere”. Alla vigilia della gara che per tutti i piloti nati fra i boschi e campi del profondo nord vale tutta una stagione, l'asso della Peugeot gioca a nascondersi. Sa che dopo aver rastrellato quattro vittorie negli ultimi cinque anni - l'ultima giusto un anno fa - non gli è facile, ma ci prova. Ricorda che sono ormai dodici mesi che sta inseguendo il suo diciassettesimo successo e confessa di non avere più molte speranze di riuscire ad acchiapparlo con la scorbutica 307. È deluso, il lungagnone di Espoo. E non riesce più a nasconderlo. Ultima di una serie fin troppo lunga, la sconfitta subita in Argentina ha lasciato il segno sul suo morale. A chi gli fa notare di non aver proprio niente da rimproverarsi risponde alzando le spalle e allargando le braccia. Con gli stessi gesti ribatte a chi osserva che a Las Bajadas, ad Amboy e in generale dove il fondo delle carretterras era più scorrevole ha fatto meglio di Sebastien Loeb. “A quel punto lui aveva già messo una bella ipoteca sul risultato”, mormora senza manco riuscire ad abbozzare un mezzo sorriso. L'analisi è corretta, è possibile che nelle pampas l'alsaziano abbia davvero giocato come fa il gatto con il topo. Però non è neppure immaginabile che il pluridecorato di Espoo decida di staresene abbottonato. Correre per ottenere un piazzamento non fa per lui. Non lo ha mai fatto e non lo farà sulle sue terre, fra la sua gente.