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10 Giu [13:48]

Italia/Sardegna - Finale
Per Neuville uno storico successo

Marco Minghetti

Un rally Italia-Sardegna che verrà ricordato negli anni a venire. Con un finale emozionante pari ad un film di Alfred Hitchcock e dopo una bagarre da antologia, Thierry Neuville ed il suo navigatore Nicolas Gilsoul hanno potuto lanciare l’urlo liberatorio: la battaglia era vinta. Non solo i due belgi erano riusciti nell’impresa di ribaltare la classifica che li vedeva soccombere al via dell’ultima giornata per 4”9, ma avevano vinto il braccio di ferro con un campione come Sébastien Ogier per appena 7 decimi, lasciandosi così alle spalle ogni dubbio e ogni recriminazione pregressa. Una vittoria che oltre ai punti per la classifica generale, regala ai leader iridati quel surplus di fiducia che potrebbe poi risultare decisivo nelle prossime sfide.

Partito con otto decimi da recuperare, l’equipaggio di punta del team Hyundai ha affrontato la Power Stage finale come se non ci fosse un domani come ha poi confermato Neuville all’arrivo: “In questa prova ho davvero dato tutto, e voglio ringraziate la squadra per avermi messo a disposizione una vettura perfetta…”. Poco distante gli fa eco il grande sconfitto Seb Ogier, che da oggi dovrà davvero cercare tutte le energia per ribaltare una situazione a lui poco conosciuta: “Ho cercato di dare il mio massimo anche oggi, ma ho sempre perso qualche decimo qua e là. L'ultima piesse è stata molto dura e ho commesso due errori che mi sono costati alcuni decimi. Abbiamo perso la battaglia ma non abbiamo perso la guerra. Mancano ancora sei round, non è il momento di farsi prendere dal panico. Thierry è stato fortunato con la pioggia, ma ci sarà un altro rally in cui perderà tempo per dover essere il primo sulla strada…”.

"Tirato" in volto, il cinque volte del mondo, ha dimostrato di essere sempre un punto di riferimento a livello di assoluto, ma che tenuto sotto pressione può arrivare all'errore come quello, incredibile, commesso in concorso con il suo navigatore Ingrassia. All'arrivo della penultima speciale, infatti, era talmente alta la concitazione dei due in attesa della Power Stage, che sono ripartiti in tutta furia dal controllo stop dimenticando la tabella di marcia nelle mani dei commissari. Un errore per certi versi imperdonabile, e solo il buon cuore di Ott Tanak, che ha poi recapitato il prezioso carnet nelle mani del navigatore francese, ha rimesso le cose posto. Ovviamente una disattenzione che non è passata inosservata per i commissari sportivi, che a sera hanno punito l'equipaggio della Ford con 10.000 euro di multa, tenendo a precisare che si è trattato di un errore umano e non un tentativo deliberato.

Alle spalle dei due piloti che hanno battagliato sino all’ultimo centimetro di gara, terzo sul podio, è stato Esapekka Lappi, uno, vero, sorriso del team Toyota. Perso per la lotta al vertice Tanak nella giornata venerdì, il team diretto da Tommi Makinen ha poi visto svanire anche l’ottimo piazzamento di Jari-Matti Latvala nel trasferimento finale del sabato sera. Il finlandese, che al momento occupava la terza posizione, è stato infatti fermato dalla rottura dell’alternatore, danneggiato dopo l’atterraggio un po’ brusco su uno dei tanti dossi presenti in Sardegna. Un piccolo, ma preoccupante segnale di debolezza della vettura giapponese. Rientrato comunque in gara la domenica mattina, Latvala è poi riuscito a terminare settimo la sua 200esima gara in carriera.

Medaglia di cartone per Hayden Paddon, bravo comunque a vincere la sfida con Mads Ostberg nella giornata finale. Un quarto posto utile al neozelandese anche per i punti portati alla Hyundai nella classifica Costruttori. Quinta e sesta piazza, più per demeriti altrui che per meriti proprio per la Citroen, attesa ora in Finlandia a fine luglio ad una gara di redenzione. Molta attesa anche per sapere se il pilota che affiancherà Craig Breen sarà ancora Mads Ostbeg, o se invece verrà pescato dal mazzo un nuovo asso.

In Wrc2 termina come sempre con i colori biancoverdi del team Skoda in trionfo. A primeggiare è stato l’esperto Jan Kopecky che, a dispetto di un inizio complicato, non ha poi sbagliato più nulla trionfando a braccia levate come oltre tre minuti di vantaggio sul compagno Ole-Christian Veiby. Terzo gradino del podio per il francese Nicola Ciamin con la Hyundai i20 R5, mentre quarto è arrivato Fabio Andolfi.

La classifica finale

1 - Neuville-Gilsoul (Hyundai i20 WRC) - 3.29’18”7
2 - Ogier-Ingrassia (Ford Fiesta WRC) +0”7
3 - Lappi-Ferm (Toyota Yaris WRC) +1’56”3
4 - Paddon-Marshall (Hyundai i20 WRC) +2’55”2
5 - Ostberg-Eriksen (Citroen C3 WRC) +3’10”9
6 - Breen-Martin (Citroen C3 WRC) +4’31”7
7 - Latvala-Anttila (Toyota Yaris WRC) +11’22”1
8 - Tanak-Jarveoja (Toyota Yaris WRC) +12’38”2
9 - Kopecky-Dresler (Skoda Fabia R5) +13’14”6
10 - Suninen-Markkula (Ford Fiesta WRC) +15’30”4

Classifica piloti
1. Neuville 149; 2. Ogier 122; 3. Tanak 79; 4. Lappi 70; 5. Sordo 60; 6. Mikkelsen 54; 7. Evans 46; 8. Meeke 43; 9. Latvala 37; 10. Breen 34.

Classifica Costruttori
1. Hyundai WRT 212; 2. M-Sport Ford WRT 184; 3. Toyota Gazoo Racing 161; 4. Citroen Abu Dhabi 129.