Mercato piloti - Il punto
Ogier e Lappi-Citroen, Meeke-Toyota?

E' tempo di mercato piloti per i protagonisti del Mondiale Rally. Sotto i riflettori, il cinque volte campione del mondo Sebastien Ogier. Questo weekend impegnato per la prima volta nel campionato DTM sul circuito di Spielberg, il francese in Turchia non ha fatto mistero che è alla caccia di quello che potrebbe essere il suo ultimo contratto (probabilmente triennale) prima del ritiro dalle competizioni. Almeno quelle rallistiche considerando i "pruriti" per la velocità in pista.

"Sono molto vicino alla firma", ha detto Ogier senza però rivelare quale possa essere il fortunato costruttore. Molte indicazioni puntano sulla Citroen che lo aveva portato al debutto nelle competizioni iridate. Ogier ha vinto cinque mondiali consecutivi, quattro con la VW Polo, uno con la Ford M-Sport, team per il quale corre attualmente occupando il terzo posto nella classifica generale. Dalla Citroen fanno sapere che non c'è fretta nell'annunciare la line-up dei piloti 2019 mentre il boss della M-Sport, Malcolm Wilson non si arrende e non è per nulla intenzionato a perdere Ogier: "Tenere Sebastien con noi è il primo obiettivo".

Ma Ogier non è il primo della lista di Pierre Budar, responsabile sportivo della Citroen. Il costruttore francese ha infatti il mirino puntato sul 27enne finlandese Esapekka Lappi che lascerebbe la Toyota per affrontare una nuova avventura. Erik Veiby, manager di Lappi, che è quarto in classifica generale ed ha una vittoria all'attivo nel 2017, ha già incontrato Budar mentre lo scorso mese il pilota finlandese è stato visto nella factory della Citroen. Segnali piuttosto chiari. Tommi Makinen, team principal Toyota, sta cercando di non veder scappare via Lappi ed ha già lanciato l'offerta.

Ma non solo al suo giovane (ex?) pupillo. Makinen infatti ha iniziato a sondare la disponibilità di Kris Meeke, legato a Citroen, che recentemente per i troppi incidenti lo ha messo in panchina dopo il Portogallo. Makinen non ha nascosto l'interesse per Meeke, affermando di aver già sondato presso il management Toyota la disponibilità di offrire un sedile al 39enne inglese e di aver discusso con lui telefonicamente.