28 Giu [12:20]
PUNTASPILLI
Il futuro del Fia WRC
vittoria del buonsenso
Signori si cambia. Forse. Nella riunione estiva, il Consiglio Mondiale s’è lasciato una porta aperta, stabilendo che la decisone definitiva verrà presa solo a ottobre, ma i “senatori” sembrano aver preso coscienza che la riduzione delle prove valide per il mondiale non è più procrastinabile. E allora è probabile che nel 2009 nel calendario iridato ci sarà posto soltanto per una dozzina di appuntamenti. Meglio tardi che mai: è da un po’ infatti che è chiaro a tutti che le sedici manches attuali non sono più sostenibili. Ci saranno delle resistenze, ça va sans dire, ma il taglio potrebbe davvero passare. E già è iniziata la lotta fra gli organizzatori per salvare il posto. Lo farà chi ha più santi in paradiso e chi, quando si tratterà di votare per nominare il presidente federale, fiuterà meglio l’aria. Poco male: quello che conta davvero è che si sfoltisca un albero diventato troppo grande anche con l’approvazione miope di alcuni costruttori.
Non è l’unica soluzione proposta per salvare il mondiale. Amici e amici degli amici hanno anche decretato che a partire dal 2012 le World Rally Car (che seguiteranno ad avere il turbo) dovranno, per essere omologate, derivare piuttosto direttamente da un Gruppo N o da una Super2000. Il che significa che Ford e Citroen, se vorranno continuare a gareggiare, dovranno prima allestire una Super2000. Non è male. È soprattutto una vittoria politica della Fiat i cui rappresentanti più di tutti si erano battuti per arrivare a questa soluzione.
Il 2012 è lontano, certo. Ma adesso l’avvenire del Fia World Rally Championship pare meno scuro.
di Guido Rancati
Nella foto (Photo4), Andrea Navarra leader dell'IRC con la Punto Abarth Super2000