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Assen - Qualifica 2
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Portland - Qualifica
Lundgaard il più veloce, O’Ward in pole

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23 Apr [17:20]

PUNTASPILLI
Quando l'aritmetica non fa rima con informazione

Battiam battiam le mani, arriva il direttor. Battiam battiam le mani all’uomo di valor. La filastrocca è decisamente datata, ma resta attuale: fra gente che, come osservava Indro Montanelli, è sempre pronta a correre in soccorso del vincitore, non manca mai chi, con sprezzo del ridicolo, sgomita per dare il là ai cori inneggianti a questo o quel personaggio. Ovunque, pure nel mondo piccolo piccolo dell’automobilismo da corsa. E così capita di leggere in un’inserzione a pagamento apparsa sulla Gazzetta dello Sport che Gigi Galli e Giovanni Bernacchini (nella foto), sono protagonisti nel mondiale rally 2007 "con il Team Italia AciCsai".
Appoggio importante, si legge, che ha permesso al livignasco “di prendere parte a ben otto appuntamenti mondiali”, testimoniando con i fatti il sostegno di tutto il motorismo italiano. Collezionare otto presenze in cinque manches, quelle fin qui disputare, è un’impresa mica da ridere, una di quelle che mandano in crisi gli allievi di seconda e terza elementare e creano dubbi in chi insegna loro l’aritmetica. Improbabile, ma non impossibile. Non dopo che la nota, a pagamento, spiega che l’aiuto a Galli è stato fortemente voluto da Gino Macaluso “che in prima persona si è impegnato nel mettere a punto un piano di supporto anche comunicazionale nei confronti del pilota italiano”. Ecco, comunicazionale. Difatti l’annuncio è comparso sulla rosea di sabato 21 aprile, otto giorni dopo che il pilota aveva annunciato agli organizzatori del Rally d’Argentina di dover dare forfeit per mancanza di soldi. E non è chiaro se a mancare sono stati quelli dell’AciCsai o quelli personali dell’imprenditore che ha retto per qualche anno la sub-federazione italiana. Quelli che, tramite una sua azienda, pare abbiano realmente avuto all’Automobile Club Monaco per il Monte-Carlo Historique. Quelli che ha avuto il sindacato che ha messo in acqua Oracle nella Louis Vuitton Cup...

di Guido Rancati