5 Dic [12:51]
RAIKKONEN NEL MONDIALE
I giudizi di Kankkunen ed Elena
“Da qualche giorno me lo chiedono tutti...”. Sentirsi chiedere cosa potrà fare Kimi Raikkonen nel mondiale non sorprende Juha Kankkunen. Il quattro volte iridato è preparato e non ha bisogno di pensarci su: “Kimi – dice – è chiaramente un pilota molto bravo e di conseguenza farà bene. Ma passare dalle F.1 ai rally non è comunque semplice ed è chiaro che avrà bisogno di un po’ di tempo per imparare il mestiere, per costruirsi”. Già, ma l’accordo di Iceman con la Citroen – e la Red Bull – per ora è limitato a una sola stagione. Basterà? Kankkunen non ha la sfera di cristallo, ma ha l’esperienza necessaria per provare a rispondere:
“Per uno che come lui ha poca esperienza specifica alle spalle, un anno mi pare un po’ poco, almeno per vincere. Però è bene non dimenticare che si sta parlando di uno dei piloti più veloci del mondo e che per questo potrebbe stupire tutti. Anche se penso che, ragionevolmente, potrà posizionarsi con una certa regolarità dal quinto al terzo posto”. Riguardo agli effetti che l’arrivo di Raikkonen avrà sul mondiale, il veterano di Laukaa ha le idee molto chiare: “E’ molto popolare e almeno per i primi tre o quattro rally della prossima stagione, tanti parleranno di lui e di conseguenza del campionato del mondo. Poi l’effetto-novità sparirà e lo spazio che i media gli dedicheranno sarà conseguente ai suoi risultati”.
Elena: Kimi imparerà in fretta
Pilotare è un’arte, ma anche un mestiere che si impara giorno dopo giorno. Daniel Elena lo ha sempre saputo e, se mai lo avesse dimenticato, se ne è ricordato l’altro fine settimana al Rallye du Var. Al volante di una Citroen C2 R2, l’amico, il complice di Sébastien Loeb non se l’è neppure cavata male e s’è messo dietro diversi equipaggiati anche meglio di lui. Pur se nelle prime prove ha sofferto parecchio. Per una scelta non felice di gomme e per mancanza di abitudine a sentire le note. “Anche Iceman avrà i suoi problemi”, osserva il pluridecorato copilota del Principato di Monaco. Ma aggiunge: “Comunque sono convinto che imparerà più in fretta di quanto oggi siano in molti a pensare. Perché è un campione e perché i rally gli piacciono sul serio. Del resto, di saperci fare l’ha dimostrato soprattutto l’estate scorsa al Rally di Finlandia: non solo non è stato ridicolo, ma spesso i suoi tempi erano molto vicini a quelli di Juho Hanninen che conosceva assai meglio le prove e che, fra l’altro, disponeva di un’auto più performante della sua”.
Come si piazzerà l’ex-ferrarista nel prossimo mondiale, è una domanda alla quale Elena non sa trovare una risposta precisa: “Sono convinto che farà bene, resta da vedere quanto bene. Intanto prendo nota che con la sua decisione conferma che per un pilota i rally sono più interessanti della F.1 e anche per questo la sua presenza sarà positiva per tutti”.
g. r.