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Michele Montesano Sarà una formazione a due punte quella che segnerà il ritorno di Lancia nel Mondiale Rally. Se la Ypsilon...

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Super Formula

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26 Apr [8:32]

Rally Valle d'Aosta, quegli inutili silenzi

Saint Vincent 24 aprile 2005- Il 35° Rally Valle d’Aosta Saint Vincent è stato interrotto causa di un incidente in cui hanno perso la vita Francesco Pozzi e Emanuele Curto. I due piloti piemontesi erano alla guida di una Punto della scuderia Media Action. L’incidente nel corso della prova numero cinque , la ripetizione della speciale di Saint Denis di 17.31 chilometri, già affrontata dai concorrenti nella mattinata. Alle ore 17.30 in sala stampa si è tenuta una conferenza stampa per spiegare le dinamiche dell’incidente.

Questo è il testo del comunicato diramato da ACISport nel tardo pomeriggio di domenica 24 aprile. Correttezza impone di aggiungere che non è integrale: a completare la nota fin troppo scarna, c’è la classifica della gara così com’è stata compilata dai cronometristi tenendo conto dei rsultati della quinta prova speciale del rally aostano. Come se davvero fosse importante sapere chi aveva vinto e chi aveva perso. Le poche righe sono state divulgate dalla struttura creata per occuparsi dell’immagine dell’automobilismo da corsa italiano alle 17 e 52, ben dopo che la notizia della tragedia era comparsa su diversi siti generici. Quando da ore il popolo dei rally ne discuteva in vari forum.
Un altro comunicato, quello emesso dall’ufficio stampa della gara d’apertura del Trofeo Rally Asfalto è stato affidato alla rete ancora più tardi, addirittura alle 22 e 40. Anch’esso informa che la direzione di gara ha tenuto una conferenza stampa, anch’esso evita però di riportare cosa sia stato detto nell’incontro. Ancora silenzi, insomma. Assordanti e inutili. Ispirati, s’ha pensare, dalla convinzione che tacere possa in qualche modo servire alla causa. Come se, nell’era della comunicazione globale, fosse ancora possibile controllare l’informazione. Come se la censura preventiva potesse davvero bastare a cloroformizzare tutte le coscienze.

di Guido Rancati