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16 Lug [12:45]

Rally d’Estonia – 2° giorno mattino
Rovanpera 1°, giornata no per Tanak

Michele Montesano

Kalle Rovanpera è più determinato che mai a conquistare il Rally d’Estonia, settima prova del campionato WRC. Il finlandese ha chiuso la mattinata con un margine consistente nei confronti degli inseguitori, conquistando quattro delle cinque PS finora disputate. Il pilota Toyota si è dimostrato un vero rullo compressore, inoltre dalla sua parte ha avuto anche una buona dose di fortuna che non guasta mai. Nelle prime due speciali di giornata, la Arula e la Otepää, Rovanpera ha commesso due errori che avrebbero potuto costargli molto caro. Lo stesso figlio d’arte ha ammesso che in alcuni punti si è preso molti rischi, complice un fondo molto scivoloso nonostante le Pirelli Soft.

Rovanpera ha capitalizzato al meglio anche le sfortune e i ritiri altrui, come quello di Ott Tanak. L’estone è partito imprimendo subito il suo ritmo nella prima PS di giornata, la Arula. Ma nella successiva speciale, lo scoppio di uno pneumatico ha costretto il pilota Hyundai a perdere oltre 26 secondi per strada, arrivando al traguardo con l’anteriore destro della sua i20 WRC+ totalmente danneggiato. Tanak non si è perso d’animo e, dopo la sostituzione dello pneumatico, ha provato a recuperare il divario nella PS4. Quando si è costretti ad inseguire però, è più facile commettere errori, non ha fatto eccezione l’estone che ha perso il controllo della vettura in una destra stretta andando per campi. Tanak ha mantenuto il controllo della Hyundai e, rientrato in carreggiata, ha potuto constatare che il radiatore si era parzialmente danneggiato dovendo parcheggiare la i20 a bordo strada definitivamente.

A mitigare la delusione in casa Hyundai Motorsport ci ha pensato Craig Breen, il nord-irlandese è attualmente in seconda posizione, ma può puntare apertamente al successo. A rallentare il suo cammino ci ha pensato involontariamente Gus Greensmith per ben due PS. Nella Otepää, il pilota Ford si è prima fermato e poi ha ripreso il cammino lentamente a causa di un problema idraulico sulla sua Fiesta. Nella scia dell’equipaggio inglese si è ritrovato Breen costretto a guidare nella polvere lasciata dalla Fiesta, fortunatamente i commissari hanno poi dato un tempo imposto al pilota Hyundai. La situazione si è ripetuta nella PS4 a seguito del ritiro definitivo di Greensmith. Chris Patterson ha segnalato la vettura a bordo strada in maniera corretta, ma un commissario di percorso ha rallentato ulteriormente la corsa di Breen facendogli perdere secondi preziosi.

A salire al terzo posto un incredulo Sebastien Ogier. Il sette volte iridato, partito per primo nelle speciali, ha mantenuto i nervi saldi cercando di non commettere errori e di trarre il massimo. Arrivato al traguardo dell’ultima PS della mattinata, era visibilmente soddisfatto del suo lavoro e il francese domani potrà essere molto pericoloso. Dopo un buon avvio di giornata, Thierry Neuville è stato costretto a fare i conti con una foratura alla posteriore sinistra nella PS4. Il belga ha pizzicato con troppa veemenza un banco di terra a bordo strada, fortunatamente ha limitato i danni perdendo solamente 6” dal suo diretto avversario Ogier. Il pilota Hyundai si è però lamentato di avere poca confidenza in alcuni tratti per via di una vettura troppo scivolosa.

A chiudere la top-5 Elfyn Evans autore di una mattinata a due velocità. Troppo lento e falloso nelle prime speciali, addirittura il gallese ha saltato un incrocio nella PS3, decisamente più veloce nelle ultime fasi. Il pilota del Toyota Gazoo Racing Team WRT ha cercato di limitare i danni, approfittando del service park per apportare le giuste modifiche in vista delle ripetizioni pomeridiane. Pierre-Louis Loubet si trova incredibilmente al sesto posto, anche se a oltre un minuto e mezzo da Rovanpera. Il francese, per sua stessa ammissione, sta guidando con “il freno a mano tirato”: obbligatorio stare lontano dagli errori e arrivare fino in fondo.

Detto di Greensmith, anche l’altro pilota M-Sport Teemu Suninen non ha di che sorridere. Dopo una foratura nella PS4 e una perdita di pressione all’impianto idraulico nella PS5, il finlandese è scivolato in quattordicesima posizione. Dopo aver assaporato nuovamente l’ebrezza del podio, Takamoto Katsuta è stato costretto a ritirarsi per la prima volta in questa stagione. Nessun problema alla sua Toyota, ad alzare bandiera bianca è stato il suo navigatore Dan Barritt dolorante alla schiena dopo un salto troppo violento su di un dosso.

Settimo posto assoluto e primo del WRC3 per la stella dell’ERC Alexey Lukyanuk al volante della Skoda Fabia Evo Rally2. Primo di classe WRC2 Mads Ostberg, il pilota Citroën è riuscito a mantenere un buon margine nei confronti di Andreas Mikkelsen nonostante la sospensione anteriore destra danneggiata e un problema all’interfono (infatti ha dovuto utilizzare il casco del suo navigatore Torstein Eriksen). Da segnalare i due ritiri eccellenti di Oliver Solberg e Jari Huttunen.

Venerdì 16 luglio 2021, 2° giorno mattina

1 - Rovanpera-Halttunen (Toyota Yaris) - 34'37"9
2 - Breen-Nagle (Hyundai i20) - 4"8
3 - Ogier-Ingrassia (Toyota Yaris) - 33"5
4 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20) - 40"3
5 - Evans-Martin (Toyota Yaris) - 46"9
6 - Loubet-Landais (Hyundai i20) - 1'32"8
7 - Lukyanyuk-Fedorov (Skoda Fabia WRC2) - 1'48"3
8 - Ostberg-Eriksen (Citroen C3 WRC2) - 1'59"4
9 - Mikkelsen-Floene (Skoda Fabia WRC2) - 2'05"6
10 - Lindholm-Hamalainen (Skoda Fabia WRC2) - 2'12"2
11 - Kajetanowicz-Szczepaniak (Skoda Fabia WRC2) - 2'12"9
12 - Kaur-Simm (VW Polo WRC2) - 2'13"5
13 - Gryazin-Aleksandrov (VW Polo WRC2) - 2'15"8
14 - Suninen-Markkula (Ford Fiesta) - 2'19"5
15 - Bulacia-Ohannesian (Skoda Fabia WRC2) - 2'23"9