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10 Feb [20:07]

Rally di Svezia – 2° giorno finale
Breen supera Tänak e sale al comando

Michele Montesano

L’esito del Rally di Svezia, seconda prova stagionale del WRC, è ancora tutto da scrivere. Se nella mattinata era stato Ott Tänak a dettare l’andatura, nella tornata pomeridiana Craig Breen ha suonato la carica. Assente a Montecarlo, il pilota Hyundai ha saputo sfruttare al meglio l’ordine di partenza per balzare al comando delle operazioni. Ma la lotta non è affatto conclusa, anzi al duello potrebbe inserirsi anche il terzo incomodo Esapekka Lappi.

Reduce da una stagione travagliata in Ford M-Sport, Breen quest’anno è tornato in Hyundai e a sorridere. Subito a suo agio con la i20N Rally1, il nord irlandese già questa mattina aveva messo in mostra il suo potenziale sulle strade svedesi. Ma è nel pomeriggio che si è letteralmente scatenato siglando gli scratch nelle ripetizioni di Brattby e Sarsjöliden. Ottavo in ordine di partenza, Breen ha sfruttato la strada più pulita per piazzare la zampata vincente e scalzare dal primo posto Tänak. Incisivo nelle prime 2 PS, in cui ha rifilato rispettivamente 7”8 e 2”6 all’estone, il pilota Hyundai ha poi pensato a preservare le Pirelli nella più lunga Botsmark 2.



Persa la leadership, Tänak (nella foto sopra) ha risposto conquistando proprio la PS7. Dopo 5 anni, l’estone è così tornato a siglare uno scratch vestendo i colori Ford M-Sport. Non solo, il campione WRC 2019 ha anche dimezzato il distacco su Breen. La lotta è proseguita quindi nella prova di Umeå Sprint, con Tänak che ha limato ulteriormente il divario portandosi a 2”6 dal pilota Hyundai. A chiudere il podio Lappi risultato meno incisivo rispetto al passaggio mattutino. A 11”2 dal compagno di squadra Breen, il finlandese cercherà di apportare le giuste correzioni sulla i20N per tornare in lizza per la vittoria nella tappa di domani.

Stravolto l’assetto della sua Yaris nel Service Park di metà giornata, Elfyn Evans (nella foto sotto) è finalmente tornato competitivo. Costantemente il pilota più veloce nel team Toyota, il gallese è risalito al quarto posto assoluto ai danni dei suoi compagni di squadra Kalle Rovanperä e Takamoto Katsuta. Proprio lo sporco ha nuovamente rallentato la marcia del campione del mondo in carica. Costretto a partire per primo nelle speciali odierne, il Flying Finn ha dovuto fare i conti con un fondo stradale scivoloso perdendo costantemente terreno nei confronti dei rivali. Unica nota positiva lo scratch conquistato nella Umeå Sprint 2.



Ancora in difficoltà di assetto, Thierry Neuville ha inaugurato la tornata pomeridiana urtando contro un banco di neve nella ripetizione di Brattby. La toccata ha rovinato l’aerodinamica della Hyundai risultando ancora più sbilanciata nei tratti veloci. Il perenne sottosterzo ha poi usurato anzitempo le Pirelli e il belga, anche nella Botsmark 2, ha toccato nuovamente un cumulo di neve perdendo ulteriori secondi. Tuttavia, con solamente 5”7 a separare Neuville da Rovanperä, la lotta per la top 5 è ancora aperta.

Settimo posto finale per Pierre-Louis Loubet (nella foto sotto). Dopo aver conquistato il secondo crono nella Brattby 2, il francese della Ford ha riscontrato problemi all’anteriore della sua Puma nella PS6. Come se non bastasse, Loubet è stato costretto ad affrontare la ripetizione di Botsmark senza l’ausilio della componente elettrica del sistema ibrido. Più attardato Lorenzo Bertelli rimasto incagliato in un banco di neve nel corso della Sarsjöliden 2. Solamente l’aiuto del pubblico ha permesso all’italiano di proseguire chiudendo la tappa del venerdì all’ottavo posto di classe e ventesimo assoluto.



Dalla gloria allo sconforto in poche ore. Se questa mattina, al termine della Botsmark 1, Katsuta aveva siglato il suo primo scratch da ufficiale Toyota, la ripetizione pomeridiana si è rivelata a dir poco indigesta. Il nipponico, nell’ultimo settore della Brattby 2, ha perso il retrotreno della sua Yaris andando a sbattere violentemente contro un banco di neve. L’urto ha mandato in testacoda la vettura che ha picchiato anche il muso. Nonostante Katsuta sia riuscito a portare la Toyota a fine prova, non ha potuto far altro che constatare gli ingenti danni. A fermare il giapponese, nella speciale successiva di Sarsjöliden 2, è stato così il motore surriscaldato per la rottura del radiatore.



Dominio Skoda nel WRC2. I leader Oliver Solberg ed Elliot Edmondson hanno sfruttato la tornata pomeridiana per allungare in classifica. Il figlio d’arte si è portato a 13” dal diretto rivale Sami Pajari seguito, a sua volta, da Jari Huttunen. Sfortunato Teemu Suninen tradito da un problema al motore della sua Hyundai i20N Rally2.

Venerdì 10 febbraio 2023, classifica dopo la SS8 (top 15)

1 - Breen-Fulton (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 57'05"5
2 - Tanak-Jarveoja (Ford Puma Rally1) - M Sport - 2"6
3 - Lappi-Ferm (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 11"2
4 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 26"5
5 - Rovanpera-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 31"1
6 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 36"8
7 - Loubet-Gilsoul (Ford Puma Rally1) - M Sport - 1'16"2
8 - Solberg-Edmondson (Skoda Fabia WRC2) - Solberg - 2'56"8
9 - Pajari-Malkonen (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 3'09"8
10 - Huttunen-Linnaketo (Skoda Fabia WRC2) - Huttunen - 3'31"9
11 - Veiby-Eriksen (Volkswagen Polo WRC2) - Veiby - 3'33"8
12 - Gryazin-Aleksandrov (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 3'42"3
13 - Joona-Shemeikka (Skoda Fabia WRC2) - Joona - 4'01"2
15 - Linnamae-Morgan (Hyundai i20N WRC2) - Linnamae - 4'02"3

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