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Puma Rally1, ma prima al via della Dakar

Michele Montesano Non lascia ma raddoppia Gregoire Muster. Uscito dal programma ufficiale M-Sport nel WRC, il pilota belga ...

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motori: Mercedes e Red Bull sotto accusa

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26 Nov [9:50]

SAFARI CLASSIC – 4° GIORNO
Waldegard contrattacca

Le primavere sono tante, la criniera è bianca e non più folta. Sulle piste dell’East Safari Classic, Bjorn Waldegard vuole soprattutto divertirsi e non sta scritto da nessuna parte che per farlo debba vincere. Ma un pilota è un po’ come un masai e non perde l’istinto guerriero. Così, incassata la sconfitta di ieri l’altro, ha contrattaccato. Sui quaranta chilometri scarsi di Mbulu a messo tutti in riga, ha dato quasi due minuti a Jan Duncan. E sui settanta abbondanti di Karatu non ha voluto tenere il ritmo di Gerard Marcy e Steve Perez, però ha rosicchiato altri quattro secondi al keniota. Morale: dopo i primi dieci controlli selettivi, dopo sei ore e mezzo di gara vera, l’intramontabile svedese è sempre secondo, ma a ventidue secondi appena dal leader. Che nella savana sono davvero bruscolini. “Va tutto bene”, osserva il veterano di mille battaglie. Soddisfatto del comportamento della sua Porsche 911 e della zampata che ha dato. Senza annunciare piani di battaglia che sarebbero scritti sulla sabbia, ma senza porre limiti alle sue ambizioni. Certo, quello che continua a proporsi come il suo avversario principale è uno tosto. Non è più un ragazzino, Duncan. Il Safari, quello vero, lo ha vinto quindici anni fa. Ha trentotto anni – e sono comunque ventotto meno di Waldegard – e corre ancora spesso. Non ha nessuna voglia di arrendersi. La sfida continua.

m. mz.