GT Internazionale

Verstappen correrà al Nürburgring
al volante di una Porsche Cayman GT4

Michele Montesano - XPB Images Dalla vittoria di Monza in Formula 1, conquistata la scorsa domenica, al debutto in gara sul...

Leggi »
Rally

Rally del Cile – Shakedown
Tänak il più rapido sull’umido

Michele Montesano Archiviato il combattuto Rally del Paraguay, il WRC si è fermato in Sudamerica. Gli specialisti del traver...

Leggi »
World Endurance

Ferrari rinnova con Nielsen
Accordo pluriennale per il danese

Michele Montesano Si prosegue nel solco della stabilità a Maranello. Dopo aver esteso i contratti ad Antonio Giovinazzi e A...

Leggi »
E4

Anteprima Mugello
Consani, junior Mercedes, con R-Ace
Torna Cram con Weiss e Repetto

Davide AttanasioNovità interessanti per quanto concerne il campionato E4, pronto a disputare il suo secondo (di tre) appunta...

Leggi »
FIA Formula 3

Slater si accorda con Trident

Davide AttanasioSarà Freddie Slater il quarto pilota con il quale il team Trident si aggiudicherà il campionato piloti della...

Leggi »
Rally

Lancia svela la Ypsilon Rally2 HF
Primi test in Francia anche con Biasion

Michele Montesano Il sogno è diventato realtà. Presto torneremo a vedere il marchio Lancia nel mondo dei rally. Dopo aver d...

Leggi »
29 Nov [15:13]

SAFARI CLASSIC – 7° GIORNO
La pioggia aiuta Duncan

Piove nella Rift Valley, ma non sulla Mustang di Ian Duncan e Amaar Siatch (nella foto). Le nuvole inseguono i due kenioti senza riuscire a raggiungerli e allo stop serale a Nayvasha sono soprattutto loro a sorridere. “In Africa è così...”, fa l’eroe locale davanti a una classifica nella quale il suo vantaggio su Bjorn Waldegard è salito a quasi dodici minuti. Per l’acqua che poco o tanto ha modificato il fondo, ma anche, soprattutto, per errore di Iqbal Sagoo, lo statunitense che divide con lo svedese l’abitacolo della Porsche 911. “Nel primo dei tre settori della giornata abbiamo sbagliato strada”, osserva il vecchio leone svedese e l’equivoco ci è costato sui sei minuti...”. Non se la prende, sa che nel continente nero può capitare. E spiega che anche il cambio d’assetto deciso nella giornata di riposo ha contribuito a rallentarli: “Strada facendo siamo tornati al set-up dei giorni scorsi e adesso pare che vada meglio”, commenta serafico.

Gerad Marcy incassa un altro successo parziale e non sa bene fino a che punto gioirne: mettere tutti dietro è sempre una bella iniziezione di fiducia, ma il belga non può fare a meno di confrontarsi con i rimpianti per le troppe forature subite nelle fasi iniziali della “passeggiata” fra Kenya e Tanzania. Lui e Stéphane Prevot – affascinato dal percorso e dallo spirito di questo rally – sono risaliti al quinto posto e ora hanno Geoff Bell, quarto con una Datsun, nel mirino. Però le loro speranze di vincere sono ormai ridotte a un lumicino. Come quelle di Steve Perrez e Staffan Parmander, terzi, e come quelle dei tanti che hanno dovuto pagare pegno ai masai per non restare imprigionati in qualche guado: erano in molti ad aver sottovalutato l’effetto dell’acquazzone e gli abitanti locali hanno dato una mano a tutti, ma prima hanno spinto chi offriva di più. Proprio come succedeva una volta, quando anche i big dovevano distribuire mance per non passare ore a mollo...

Mzungo Mzeee