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10 Feb [18:13]

Svezia - Ogier dopo le ricognizioni
“Farci correre sarebbe davvero da idioti”

Marco Minghetti

Le immagini e i video postati da qualche pilota non lasciano molto spazio all’immaginazione: le strade del Rally di Svezia sono in larga parte senza neve e in totale assenza di ghiaccio. Un problema enorme per il normale svolgimento della gara. E a rendere bene l’idea della reale situazione che i protagonisti stanno affrontando, ci ha pensato Sébastien Ogier in una breve intervista al sito Varmlands Folkblad al termine della prima giornata di ricognizioni.

“Non so cosa stiamo facendo qui…” - ha detto il campione del mondo della Volkswagen - “Non c’è nessun motivo per essere qua… Non so chi abbia preso questa decisione, ma è sicuramente un idiota…”. “Solo le due prove speciali in Norvegia sono a posto, tutte le altre sono solo terra e ghiaia… Ribadisco, non capisco perché stiamo facendo le ricognizioni. Stiamo distruggendo le strade senza nessuna ragione. Capisco che non sia una decisione facile da prendere, ma così non si può proprio correre. L’unica cosa che possiamo fare ora è sedersi tutti attorno ad un tavolo e prendere la decisione migliore per tutti…”.

Insomma, a dar seguito alle dichiarazioni di Ogier(che ha voluto dare il proprio parere anche sul profilo Facebook con l'hashtag #‎NotSafeWithStuds‬) è sempre più probabile che si vada verso un’ulteriore accorciamento della gara giù mutilata in otto prove o, ancora peggio in una clamorosa cancellazione. Anche perché le considerazioni di Ogier non sono affatto da prendere alla leggera. Essendo una gara invernale i gommisti hanno solo pneumatici chiodati, e come lascia molto bene intendere il pilota francese, affrontando strade sterrate con i chiodi ci sarebbero sia problemi di sicurezza (le gomme perderebbero la chiodatura in brevissimo tempo…), sia problemi alle strade che verrebbero letteralmente distrutte in breve tempo.

A stretto giro di posta sono ovviamente arrivate le risposte di Jarmo Mahonen, responsabile rally della FIA e il CEO del Rally di Svezia Glenn Olson. Tutti e due sintonizzati sulla lunghezza d'onda nel difendere le decisioni prese, entrambi si aspettano che il termometro ritorni a scende alle temperature normali per queste latitudini, per poter permettere ai piloti condizioni accettabili. In definitiva, ricordano tutti e due che sono stati i team manager delle squadre a dirsi d'accordo nella decisione di gareggiare.

Ora non resta davvero che sperare in un fulmineo cambiamento meteorologico…