Rally

Ford M-Sport formazione a due punte
Confermato McErlean arriva Armstrong

Michele Montesano Dopo Toyota e Hyundai, anche Ford M-Sport ha svelato la sua formazione per la prossima stagione del WRC. ...

Leggi »
formula 1

Portimao torna nel Mondiale F1
Si correrà nel 2027 e nel 2028

Massimo Costa - XPB ImagesUn circuito bellissimo, difficile come pochi altri in Europa. Eppure era entrato nel calendario de...

Leggi »
World Endurance

Genesis a Montmelò con due GMR-001
Raggiunti gli 8000 km, nel 2027 in IMSA

Michele Montesano Obiettivo raggiunto. Con gli ultimi tre giorni di test svolti sul circuito di Montmelò, Genesis ha comple...

Leggi »
elms

A Sepang nella ALMS, Cetilar vince
anche gara 2 con Lacorte-Milesi-Fuoco

Dominio totale del team Cetilar Racing, nel primo dei tre appuntamenti dell'Asian Le Mans Series. Al suo debutto nella s...

Leggi »
Super Formula

Doohan, gli incidenti a Suzuka
e l'odio gratuito sui social media

Davide Attanasio - XPB ImagesSe parlassimo di una relazione di coppia, quella tra Jack Doohan e il circuito di Suzuka stareb...

Leggi »
Rally

Lancia al via con PH Sport: Rossel e
Gryazin al volante delle Ypsilon Rally2

Michele Montesano Sarà una formazione a due punte quella che segnerà il ritorno di Lancia nel Mondiale Rally. Se la Ypsilon...

Leggi »
31 Mag [21:34]

Taro - Finale
Poker servito per Fontana

“E' stata una bella gara”. Corrado Fontana si sfila dall'abitacolo della Hyundai i20 World Rally Car e prima di andare a posizionarsi sul gradino più alto del podio, ammette di essersi divertito parecchio. Almeno fino a quando ha avuto modo di duellare con Roberto Cresci: “E' stato davvero un peccato – osserva – che sia stato costretto a fermarsi perché si prospettava un finale decisamente interessante”. Non dice che l'avrebbe spuntata comunque, però fa sapere che aver visto la Citroen C4 dell'aretino ferma a bordo strada poco dopo la partenza della terzultima prova speciale con una ruota distrutta, gli ha consigliato di alzare almeno un po' il piede: “Per non deconcentrarmi – spiega – ho comunque tenuto un buon passo, ma senza rischiare come avrei dovuto fare con lui ancora in corsa”.

Il duello fra il lombardo e il toscano ha infiammato fin da subito la ventiduesima edizione del Rally del Taro. Più veloce nella prova-aperitivo di ieri, Cresci ha ceduto il pallino a Fontana nel primo impegno di oggi per riprenderselo in quello successivo e poi difenderlo con le unghie e i denti fino al momento del suo unico – e tutto sommato veniale – errore nel fine settimana sull'asfalto dell'Appennino parmense.
Reso omaggio all'avversario che gli ha reso la vita dura, Fontana parla di sé e della sua inesauribile voglia di vincere: “Parto sempre per vincere, ma questa volta avevo un motivo in più per farlo: volevo impormi per la quarta volta su queste strade che sembrano fatte apposta per ospitare un rally”. C'è riuscito, ha vinto con 13” e 9 di vantaggio su Felice Re, e 24” e 2 su Luca Ambrosoli. E ha consolidato così il suo primato nella classifica dell'International Rally Cup. “Ma non dite – intima – che ho ipotecato il titolo: siamo solo a metà stagione e sono in tanti a poter ancora puntare a vincere questa serie molto ben congegnata”.

Decisamente selettivo, il rally proposto dalla Scuderia San Michele ha distribuito amarezze a molti. Ad Antonio Rusce, Alessandro Gino, e Gigi Fontana, tre dei protagonisti più attesi costretti ad arrendersi strada facendo, ma anche a “Ciava” scivolato indietro nel finale dopo aver squarciato un pneumatico. E se neppure Tonino di Cosimo, alla fine quinto dopo essere stato per un po' in zona medaglia, e Luca Betti, in bilico fra la soddisfazione di una gara in crescendo e il rimpianto di essersi dovuto presentare al via senza aver potuto effettuare neppure un test con la Fiesta Wrc, riescono a essere soddisfatti, altri hanno di che gioire. Da Rudy Michelini a Gabriele Cogni, rispettivamente primo e secondo nel raggruppamento che comprende le R5 e le Super2000, da Marco Strata a Marco Asnaghi, il primo leader in R3C e il secondo in R4.
Nel Taro Nazionale, quello in versione “light”, successo di Paolo Zanni e Stefano Incerti con una Renault Clio A7 davanti – di misura – a Fausto Castagnola e Luca Guglielmetti con una Peugeot 106 e a Marco Leonardi con una Clio R3.