24 Mar [12:28]
Tre domande a...
Alessandro Bettega
Il lungo inverno speso alla ricerca di un programma adatto, ormai è soltanto un ricordo. Alessandro Bettega può finalmente rilassarsi e pensare a quello che lo aspetta nei prossimi mesi, a cominciare dal "battesimo" nel mondiale che avverrà sugli sterrati del prossimo Rally Sardinia, al volante della Subaru Impreza STi della Scuderia del Grifone.
- Una gara nel mondiale, e quattro nell'italiano. Contento del programma che hai imbastito?
“Sono felice - racconta il trentino - perché finalmente torno a correre dopo aver temuto il peggio per qualche mese. L'incontro con TRT è stato fondamentale in tutto questo. Con Calcinotto abbiamo buttato giù un programma di base con l'Opel Astra nelle quattro gare del CIR su terra. Ma prima di tutto abbiamo deciso di concentrare forze economiche e tecniche sulla gara mondiale in Sardegna. In primo luogo perché si tratta di una vetrina importantissima, e poi perché è giunta l'ora di confrontarmi ad altissimo livello. Inoltre, voglio capire se gli sforzi compiuti in questi quattro anni di rally, dove mi sono limitato ai passaggi regolamentari delle ricognizioni, cioè provando poco le prove speciali, affidandomi molto all'improvvisazione, possono adesso essere capitalizzati. Questa partecipazione molto importante è maturata anche grazie al fatto che Tabaton e la Grifone ci sono venuti incontro per l'utilizzo dell'Impreza Gruppo N”.
- Preferisci la terra o l'asfalto?
“La terra senza ombra di dubbio. L'asfalto richiede una guida pulita, scontata, mentre sulla terra si può ancora improvvisare. E poi perché i rally mondiali vanno in quella direzione e la mia ambizione è di arrivare un giorno a disputare il Mondiale con continuità”.
- Preoccupato per il debutto con una trazione integrale?
“Finora ho guidato solo trazioni anteriori, salire su una 4x4 impegnativa come l'Impreza sarà un ulteriore esame. Ma gli esami non mi spaventano...”.