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quali atenei saranno presenti e da quante
nazioni? Qual è la dimensione mondiale
di questo tipo di manifestazione?
«Come vi dicevo saranno presenti più di
duemila studenti, provenienti da
ottantacinque università di tutto il mondo.
Germania, India, Francia, Russia, Israele,
Croazia, Egitto, sarà un evento
multiculturale in cui le tradizioni più diverse
si incontreranno. Questo può darvi la
dimensione geografica dei partecipanti.
Se poi aggiungiamo anche nomi quali: Aldo
Costa e Gian Paolo Dallara come esponenti
della giuria tecnica, la qualità diventa
mondiale».
Quali sono le “forze interne” che
vengono mobilitate per i giorni di
competizione?
«Ogni anno un piccolo esercito Dallara
partecipa attivamente allo svolgimento della
manifestazione: chi come verificatore, chi
come giudice e chi come commissario di
pista. Da sottolineare che ognuno partecipa
in modo completamente volontario. La
passione è un motore dalle prestazioni
straordinarie».
Come si sta sviluppando, in generale, la
collaborazione fra Dallara con il mondo
della scuola e dell’Università?
«La collaborazione fra Dallara e il mondo
della scuola è molto stretto. Abbiamo
rapporti molto stretti con le scuole di ogni
ordine e grado, partendo dalle scuole medie
per arrivare alle università. Inoltre
collaboriamo attivamente con enti di
formazione organizzando corsi per inoccupati
del nostro territorio. Tutte queste esperienze
si sono aggregate in un ente, il polo
tecnico-professionale di Fornovo Taro, con
l’obiettivo di creare sinergia tra le imprese e
i diversi soggetti dell'offerta formativa
(Istituti Scolastici ed Enti di Formazione
Professionale) condividendo risorse umane,
spazi di apprendimento, progettualità.
Diffondendo cultura scientifica e
tecnologica, sollecitando l’interesse verso
la filiera meccanica e valorizzando quelle
imprese impegnate nello studio e nelle
lavorazioni di materiali compositi.
Tutto questo in Italia…».
Tutto questo in Italia, negli USA?
«Se guardiamo agli USA invece la
costruzione del secondo simulatore a
Indianapolis è strettamente legata alla
sinergia creatasi con la IUPUI di
Indianapolis, unica sede del Motorsport
Engineering Program, corso dedicato a chi
vuole essere un protagonista del motorsport
di domani. Il Simulatore alla Dallara Indycar
Factory da agli studenti l'opportunità di
tradurre la ricerca in pratica, consentendo
una prototipazione virtuale, rapida e
innovativa che potrà avere un impatto non
solo in ambito motoristico, ma anche
sull'intera industria automobilistica».
