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Le sconfitte Porsche e Toyota non ci
stanno e puntano il dito contro il BoP

Michele Montesano - XPB Images Per un solo vincitore, si contrappongono sempre doversi sconfitti. La 24 Ore di Le Mans non ...

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formula 1

Antonelli e il primo giorno degli
esami di maturità a Casalecchio

E' il personaggio del momento. Andrea Kimi Antonelli sta vivendo giornate indimenticabili sia dal punto di vista sportiv...

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24 ore le mans

Kubica: “Le Mans come con i kart, la
vittoria più bella è la lotta nella vita”

Michele Montesano - XPB Images Non solamente una questione di auto, ma anche di uomini e passione. La 24 Ore di Le Mans è u...

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IMSA

Estesa l’alleanza con il WEC fino al
2032, possibili nuove regole per le GTP

Michele Montesano In occasione della 24 Ore di Le Mans 2025, è stato annunciato il prolungamento dell’alleanza strategica tr...

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formula 1

Il CEO De Meo lascia Renault
Quali contraccolpi per i team F1 e WEC?

Dopo 5 anni alla guida del Gruppo Renault, Luca de Meo ha annunciato la sua decisione di dimettersi e di intraprendere nuove...

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Rally di Polonia
Sesks domina, Marczyk sale in vetta

Michele Montesano Tornato a calcare il palcoscenico del FIA ERC, Martinš Sesks ha conquistato una vittoria schiacciare nel ...

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8 Nov [20:55]

10000 VIRAGES – FINALE
Trojani in scioltezza

Piove, senti come piove, senti come viene giù. No, Pascal Trojani non sente l’acqua che batte sul tetto della sua 307 vuerrecì e lava le strade. Non mentre attraversa Ajaccio per andare a raccogliere la coppa e quant’altro spetta a chi ha vinto. Anche se non è la prima volta che gli capita di stappare lo champagne sulla pedana. Per dire, qualche mese fa s’è imposto nella Ronde de la Giraglia che a suo modo è una classica del rallismo isolano. Ma questa volta il primo posto ha un sapore diverso. Molto diverso. E’ il 10000 Virages-Tour de Corse che ha vinto. E il suo nome resterà nell’albo d’oro insieme a quelli di Sébastien Loeb, di Didier Auriol, di Bernard Darniche. Di Markku Alen e di Pierre Osini, di Gilberte Thirion che, più o meno sulle strade dove lui ha smanettato per due giorni e passa, la spuntò nel mille e novecentocinquantasei. Con una Dauphine e a dirlo a desso fa sorridere. La sua gioia è giustificata. Come quella di Jean-François Succi che in tre ore e mezza abbondanti di gara s’è beccato 3’2” e 3 ma con la quasi storica Mégane Kit ha tenuto dietro Mattei con la Fabia Super2000 ed ha agguantato l’argento. Ebbene sì, hanno vinto un po’ tutti. Ma soprattutto hanno vinto i corsi, quelli che si sono rimboccati le maniche per dare continuità a una gara-monumento. Tosta, vera. Con undici prove speciali toste e vere. La vita, quella del leggendario rally delle diecimila curve, va avanti. Anche senza l’etichetta mondiale.

Monteiro Rossi