8 Nov [20:53]
RALLYE DU CONDROZ – FINALE
A Tsjoen gara e titolo
La colonnina di mercurio oscilla non troppo lontano dallo zero, il caldo è un’altra cosa. Ma a Huy e dintorni non piove e allora non c’è proprio da lamentarsi. Difatti nessuno si lamenta, né i tantissimi appassionati ai bordi delle strade, né coloro che quelle strade devono aggredirle con le loro auto. Anche se i rovesci del sabato hanno lasciato il segno: un rivolo qui, una pozzangherà la. E, qui e là, un po’ di fanghiglia. “Non è il massimo”, fa Freddy Loix. Osservando che l’aderenza cambia di continuo e per evitare di infoltire il gruppo dei ritirati c’è da fare ancor più attenzione di quando piove. Il fiammingo comunque ci dà dentro. Per piacere e per dimostrare che senza il quarto d’ora perso il primo giorno per una panne elettrica, sul podio ci sarebbe comunque salito. Pure Pieter Tsjoen (nella foto), tiene gli occhi bene aperti. Ma non va a spasso. Sfruttando il giusto la sua Focus vuerrecì, vince altre tre prove e spinge ancor più lontano gli inseguitori che in realtà, a inseguirlo manco ci provano. Non lo fa Bernd Casier che è troppo contento di chiudere al secondo posto con la Fabia Super2000 di René Georges per andare a cercarsi guai. Non lo fanno i tre con le Impreza Wrc che comunque si battono fra loro per il bronzo.
La spunta Paul Lietard che scavalca Olivier Collard e allunga su Dominique Bruyneel, quinto e comunque a undici minuti e rotti dal vincitore. Più indietro, Melissa Debackere si dà fare quanto basta per far vedere di aver trovato il libretto di istruzioni della 207 Super2000 della Kronos e di averlo letto con attenzione. Risale un paio di posti, la lady-di-ferro del rallismo belga e rastrella qualche altro punto. Non abbastanza per impedire a Tsjoen di vincere il titolo, ma non se la prende: “Se fossimo partiti con il sole e arrivati sotto la pioggia, avrei avuto qualche possibilità in più di farcela”, sospira. Aggiunge: “Ad ogno modo, ancor prima del via sapevo che l’impresa era disperata. E poi, aver potuto disputare un rally da ufficiale in una squadra altamente professionale, mi ripaga di tutto”. S’è divertita e tanto le basta. Anche Therry Neuville s’è divertito a strapazzare con la C2 R2 Max tutti gli altri con due ruote motrici. Quelli che ha battutto, un po’ meno...
Mzungo Mzee
I top five all’arrivo
1. Tsjoen-Chevallier (Ford Focus Wrc) in 2.23’00”4
2. Casier-Caessemaeker (Skoda Fabia Super2000) a 6’53”7
3. Lietaer-Dejonghe (Subaru Impreza Wrc) a 9’45”5
4. Collard-Dubois (Subaru Impreza Wrc) a 10’45”6
5. Bruynnel-Vanneste (Subaru Impreza Wrc) a 11’09”2