2 Set [9:56]
3 domande a
Piero LONGHI
In Friuli, sull'asfalto del Rally Alpi Orientali, ha centrato il quarto successo stagionale. E adesso, con quarantacinque punti di vantaggio nei confronti di Andrea Navarra, Piero Longhi potrebbe già cominciare a festeggiare il titolo tricolore. Ma si guarda bene dal farlo: “Meglio aspettare- spiega - perché se è vero che gli avversari sono piuttosto lontani, è anche vero che in ballo ci sono ancora sessanta punti”.
- Prima del Costa Smeralda e del San Crispino, c'è in calendario il Sanremo, l'ultimo appuntamento su asfalto. Come lo affronterai?
“Dovrei dire con molta cautela, badando più a difendere la mia leadership che a cercare di vincere. Ma il Sanremo è... il Sanremo, e non è proprio possibile pensare ad una tattica esageratamente prudente. Diciamo che non farò follie per vincere a tutti i costi, però farò tutto il possibile per spuntarla!”.
- Come giudichi il “new look” del rally sanremese?
“In effetti, da sempre, il Rallye Sanremo è molto speciale, unico. A maggior ragione quest'anno che gli organizzatori hanno deciso di riproporre una prova speciale mitica come la Ronde di Monte Bignone e per di più in notturna. Adoro le 'piesse' lunghe e adoro correre di notte, in un contesto che ha un fascino davvero inimitabile”.
- Nell'entroterra della Riviera dei Fiori la lotta per il primo posto sarà ancora una faccenda privata fra voi “ennisti”?
“Non credo proprio. Il tracciato a ridosso del Mar Ligure è particolarmente favorevole alle Super 1600 e non a caso, un anno fa, fu Renato Travaglia a imporsi. In fondo non mi dispiace: se non dovessi riuscire a spuntarla, sarei ben contento se lo facesse uno dei tanti piloti che dispongono delle tutto-avanti”.