formula 1

Due giorni con la Mercedes F1
Il debutto di Antonelli a Spielberg

E venne il gran giorno di Andrea Kimi Antonelli. Il bolognese, martedì e mercoledì ha saggiato per la prima volta una monopos...

Leggi »
FIA Formula 3

Test a Montmelò - 6° turno
Fornaroli e Trident chiudono al comando

Massimo Costa - Dutch Photo La sessone finale dei test collettivi della Formula 3 a Montmelò si è conclusa con due piloti del...

Leggi »
Rally

Rally di Croazia – Shakedown
Ogier batte Evans nel duello Toyota

Michele Montesano Il Mondiale Rally torna in Europa, più precisamente sulle strade asfaltate della Croazia. I protagonisti de...

Leggi »
FIA Formula 3

Test a Montmelò - 5° turno
Boya ancora leader, doppietta Campos

Mari Boya si ripete e finisce al comando il quinto turno del terzo e ultimo giorno di test della Formula 3 a Montmelò. Per la...

Leggi »
FIA Formula 3

Test a Montmelò - 4° turno
Goethe per la doppietta Campos

Una giornata all'insegna del team Campos. Sul circuito spagnolo, il team di Valencia ha travolto tutti nella seconda...

Leggi »
Regional by Alpine

Test a Le Castellet - 4° turno
Le e G4 chiudono la due giorni francese

Tempi  più alti nel turno finale della due giorni dei test Regional European by Alpine a Le Castellet con le squadre int...

Leggi »
10 Giu [17:12]

Adamo: "Poche giornate di test?
Correremo nei rally nazionali"

Mattia Tremolada

Il 2 gennaio 2019 Andrea Adamo è stato catapultato nel mondo del WRC, venendo nominato Team Director di Hyundai Motorsport nel Campionato Mondiale Rally, ma mantenendo le proprie cariche di responsabile del Customer Racing della casa coreana. Nonostante il poco tempo per prepararsi al Rally di Montecarlo, andato in scena alla fine dello stesso mese, l’ingegnere cuneese ha trascinato la propria squadra in vetta alla classifica costruttori, reagendo anche ad una mancanza di competitività della i20 WRC Plus nella prima fase della stagione.

Giunti al giro di boa della stagione, abbiamo chiesto ad Adamo, presente a Verona per la presentazione dello Hyundai Rally Team Italia, un bilancio dei suoi primi cinque mesi nelle vesti di Team Director.

“Sono abituato a tirare il bilancio solo alla fine della stagione. Possiamo però, fare un’analisi e cercare di capire quello che non ha funzionato nelle prime sette gare dell’anno, in modo da comprendere su quali aspetti dobbiamo concentrarci per migliorare nelle prossime sette, mantenere il comando del campionato costruttori e aiutare Thierry ad aggiudicarsi la classifica piloti”.

“All’inizio della stagione sapevamo di avere un’auto meno competitiva delle altre. Ad oggi crediamo di essere ancora ad un livello di performance assoluta inferiore a Toyota, ma nonostante questo siamo in testa alla classifica costruttori. Quindi se facciamo un’analisi asettica delle classifiche il risultato non è deludente, ma se analizziamo gara per gara quello che è successo, direi che abbiamo molto margine di miglioramento. Già in Finlandia arriverà uno step evolutivo per le i20”.

Come mai avete deciso di schierare Sebastien Loeb al via del Rally di Alba?

“Questa decisione nasce dal fatto che nel Mondiale i test dei piloti ufficiali a bordo delle WRC Plus sono limitati a 42 giorni, a cui se ne possono aggiungere 7 con piloti non prioritari. Nelle lunghe serate di Alzenau, riguardando i regolamenti, ho scoperto che se uno partecipa ad un rally, queste giornate non vengono conteggiate come giornate di test. Quindi abbiamo varato un programma di partecipazione ad eventi nazionali con lo scopo di sviluppare la vettura. Ho lavorato con molte federazioni nazionali per permettere di partecipare ad eventi competitivi con le WRC Plus. Il Rally di Alba rientra in questo contesto. Thierry e Nicolas parteciperanno al rally di Ypres, ma non solo: nel fine settimana del Rally di Sardegna, lo stesso Loeb sarà impegnato in una tappa su asfalto del campionato francese, mentre Jari Huttunen sarà al via nel campionato finlandese. Dunque nello stesso weekend parteciperemo a tre rally, con ben cinque auto in totale. Ovviamente, oltre ad essere uno sforzo economico non indifferente, lo è anche dal punto di vista umano, ma siamo più determinati che mai e lavoreremo sodo per vincere questo Mondiale”.

Sei soddisfatto dell’andamento dei tuoi equipaggi?

“Al momento non ho niente da criticare ai miei quattro equipaggi, e se ce l’avessi lo farei in separata sede. Loeb ed Elena sono arrivati a Montecarlo direttamente dalla Dakar e nelle prime due gare sono stati lanciati allo sbaraglio oltre le linee nemiche senza l’adeguata preparazione. Secondo me questa line up mi permette di avere in ogni gara il miglior equilibrio con gli equipaggi e la classifica costruttori lo dimostra chiaramente”.

Adamo non si tira indietro nemmeno quando azzardiamo a chiedere quando farà provare la Hyundai i20 WRC Plus ad Umberto Scandola, rispondendo molto seriamente.

“Come detto, i chilometri di test per le WRC Plus sono molto limitati, quindi non è facile ritagliare un po’ di spazio per i piloti non prioritari. Sicuramente, se la federazione italiana dovesse aiutarci a mettere un pilota italiano in macchina, noi metteremmo tutti gli strumenti a nostra disposizione a loro servizio. Credo che il Rally di Alba sia un’ottima occasione per noi di macinare chilometri utili, ma credo anche che la partecipazione di un nove volte campione del mondo a questo rally abbia una risonanza incredibile per un evento nazionale”.

Hai già avuto modo di lavorare con Scandola nel progetto Abarth Grande Punto S2000. Com’era il giovane Umberto?

“Più umido (ride pensando al rally di Ypres, quando l’equipaggio composto da Scandola e Gigi Pirollo finì in un lago artificiale)”.

Secondo Adamo cosa si potrebbe fare per migliorare il WRC?

“Quello che bisognerebbe fare è cercare il più possibile di ravvivare i parchi assistenza. Esempio estremo: quello che è successo in Portogallo è una delle cose più stupide che si possa fare. Le vetture sono partite alle 6 di mattina e sono tornate alle 21 di sera. Io ho 90 persone al parco assistenza, un’hospitality enorme, ospiti, eccetera che non hanno visto nemmeno una vettura per tutta la giornata. Se vogliamo avvicinare i rally alla gente bisogna portare i rally alla gente. Sarebbe molto meglio riportare le auto al parco ogni due prove, così che il pubblico possa vedere più spesso i propri beniamini”.

Per quanto riguarda la vettura i20 R5, sono attesi sviluppi a breve? La concorrenza è in fermento in questo periodo, con Ford e Skoda che hanno recentemente presentato le nuove auto.

“Sì, stiamo lavorando, svolgendo test su un pacchetto che verrà omologato il 1° gennaio 2020. A differenza degli altri costruttori però non costruiremo un’auto nuova, ma permetteremo ai nostri clienti di aggiornare le macchine che già hanno, consentendo un ammortamento dell’investimento iniziale su più anni. Noi dobbiamo ancora dimostrare di meritarci l’attenzione dei clienti, quindi la prima cosa su cui punto è il rispetto, cercando di dare l’ultima Hyundai ad un prezzo ragionevole ed accessibile”.

Ci sarà mai una vettura R2 sviluppata ad Alzenau?

“Mai dire mai. I programmi sportivi da qui al 2025 sono ancora in fase di definizione. Ovviamente, come per tutti i costruttori, i nostri impegni devono avere un senso logico e una coerenza con i modelli che verranno lanciati. La nuova i20 ha dimensioni leggermente superiori a quello che è lo standard per avere una vettura competitiva in R2, ma dal 2022 dovrebbe arrivare un modello che potrebbe assolutamente avere senso. Chiaro che comprare una vettura R2 può avere significato se esistono dei trofei nazionali, quindi dovremo iniziare i colloqui con le filiali nazionali e le federazioni”.

Come riesci a gestire il doppio ruolo di Team Director nel WRC e di reponsabile del Customer Racing di Hyundai?

“Ho nominato delle persone a cui farò riferimento per ognuno dei sette programmi sportivi che abbiamo e alle quali ho dato responsabilità chiare e definite. È chiaro che il WRC è l’attività a cui devo prestare maggiore attenzione, ma questo non significa che abbia dimenticato il progetto R5, tant’è che oggi sono qui presente”.

Che chance ci sono di vedere delle WRC ibride nei prossimi anni?

“I soldi per correre dalla Corea mi arrivano dal reparto marketing e il marketing ha bisogno di motivi di immagine per impegnarsi nel motorsport. Questo messaggio è stato chiarito alla FIA. A gennaio, la prima cosa che ho fatto è stata organizzare una serie di meeting con i team manager degli altri costruttori per capire quali fossero le loro necessità di marketing. Sarebbe stato inutile presentarsi singolarmente alla FIA, occorreva prima chiarire quale fosse la nostra visione globale. Se il nuovo regolamento tecnico deve partire dal 2022 serve che entro gennaio inizi la fase di progettazione dell’auto, quindi al massimo a luglio vogliamo indicazioni chiare. C’è una situazione di allineamento tra costruttori e FIA quasi totale, il che è molto positivo”.