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1 Ott [11:55]

Bettega entusiasta della Ford Focus provata a Cockermouth

“Bello, bellissimo! Stupendo!”, Alessandro Bettega è l’immagine della felicità. Reduce dal viaggio in Inghilterra dove ha effettuato un test con la Ford Focus 06 Wrc di M-Sport che userà al prossimo Tour de Corse, e non sta più nella pelle dall’emozione provata.
“Peccato che abbia potuto restare al volante della Focus solo per un’oretta, poi mi hanno fatto scendere, riportandomi alla realtà”, ha commentato il pilota trentino di TRT.
“Siamo arrivati nella sede di M-Sport, a Cockermouth, giovedì scorso verso l’ora di pranzo- ricorda Bettega -e siamo andati subito all’aeroporto privato di Carlisle. Sull’asfalto della pista abitualmente gli uomini di M-Sport disegnano un tracciato per effettuare un primo test dopo aver ultimato la costruzione delle Focus Wrc. Un tracciato largo, con due sole curve, poco probante, ma destinato al mio test in quanto importante per prendere un minimo di confidenza con la vettura. Nel frattempo, abbiamo fatto la conoscenza del team di meccanici di M-Sport che ci seguiranno in Corsica e colui che sarà nell’isola il nostro ingegnere di macchina: Tim Jackson. Poi è arrivata la Focus del test. Ci hanno detto che era una 06 ricostruita del tutto, quindi completamente nuova. Avevo davanti la Focus che userò al Tour de Corse. Io e Simone Scattolin ci siamo seduti in auto, dove i tecnici ci hanno spiegato il funzionamento della complicatissima consolle. Quindi siamo stati informati sulla procedura da adottare in fase di partenza, scoprendo che sulla 06 è più facile partire rispetto alla 03 della Errepi che ho usato al Valle Varaita, in quanto si usa di meno la frizione. Dopodiché è arrivato Matthew Wilson, il figlio del grande capo Malcolm, abitualmente impegnato nel Mondiale con la Focus di Stobart, che mi ha fatto da istruttore di guida. Prima abbiamo compiuto un giro di pista con lui alla guida che mi informava sulle cose essenziali, poi il volante è passato a me per diversi giri, con Wilson di fianco, fermandoci spesso per provare le partenze. Quando Matthew se n’è dovuto andato è salito in auto Scattolin, il mio navigatore. Ancora qualche giro e poi ci hanno segnalato che dovevamo fermarci, il test poteva ritenersi concluso. La prima impressione della Focus 06 è quella di una macchina supersonica. Non mi era mai capito di provare sensazioni simili guidando un’auto da corsa. Rispetto alla Focus 02, la 06 è addirittura un altro pianeta. Ha uno spunto, una tenuta laterale e una velocità impressionanti. In partenza, poi, non accenna neppure a pattinare. Il problema sarà capire il limite di aderenza, perché sembra che tutto le sia consentito”.