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6 Dic [16:19]

Breen e Mikkelsen in coro:
“La C3 non era stabile sul posteriore”

Da Monza - Mattia Tremolada

La posizione di Andreas Mikkelsen e Craig Breen nei programmi della Hyundai del 2020 non è ancora chiara, ma nel frattempo entrambi sono stati invitati dalla casa coreana a prendere parte al Monza Rally Show per festeggiare il titolo costruttori conseguito in questa stagione. L’avventura nella kermesse brianzola vedrà i due piloti tornare al volante di una vettura di classe R5, ritrovando poi la i20 WRC+ nel Master Show di domenica pomeriggio.

Mikkelsen ha spiegato: “Lo shakedown è andato bene, abbiamo migliorato ogni volta che siamo scesi in pista. Di fatto è stata la mia prima presa di contatto con le gomme Pirelli, che non avevo ancora provato. Il feeling è andato migliorando chilometro dopo chilometro, e ho potuto prendere confidenza con la i20 R5. Abbiamo fatto alcuni aggiustamenti di set up durante la mattinata che hanno funzionato, anche se ci manca ancora un po' di velocità”.

Per Breen e Mikkelsen è stata una stagione strana, con il primo che è subentrato al norvegese a stagione in corso, diventando il quinto pilota ad alternarsi al volante della i20 nel corso del 2019. Un turnover voluto da Andrea Adamo che ha creato malcontento tra i piloti, ma che è stato fondamentale per assicurarsi il titolo costruttori, l'obiettivo imposto dai vertici Hyundai.

“Guardando al pacchetto completo penso che quest’anno fossimo i più forti" ha commentato Mikkelsen. “Forse a livello di velocità pura Toyota aveva qualcosa di più, ma nei rally è fondamentale avere un’auto affidabile e solida. La maniera in cui i piloti sono stati alternati è stata fondamentale per vincere il titolo, ma al tempo stesso è stato frustrante per noi, che avremmo voluto correre sempre e ovunque”.

Il pilota norvegese, nonostante il quarto posto nel mondiale piloti (frutto di un secondo e due terzi posti), non ha ancora la certezza di essere al volante della i20 nella prossima stagione: “Sto lavorando duramente per avere un buon programma nel WRC e spero di trovare un accordo nelle prossime due settimane. Credo che con l’abbandono di Citroen sia tutto più difficile, molti piloti competitivi sono rimasti senza una vettura per l’anno prossimo, e questo ha reso tutto più complicato”.

A proposito dell’addio del costruttore francese ha aggiunto: “Ho guidato la C3 WRC+ molto tempo fa. Direi che il problema principale fosse la stabilità. L’auto era piuttosto nervosa, mentre la Hyundai è molto stabile, per me anche troppo a volte”. Gli fa eco Breen: “Confermo le impressioni di Andreas. Onestamente ho sempre fatto faticato con il posteriore della C3, non ho mai trovato la fiducia necessaria per spingere al massimo a causa del sovrasterzo. Con la i20 è tutta un’altra storia, è più stabile, ti consente di forzare di più e di fidarti del posteriore”.

Breen all’inizio del 2019 si è ritrovato senza sedile, correndo tra Irlanda e Italia con vetture R5, in attesa della chiamata di Adamo per rientrare nel mondiale.

“Quando sono rimasto senza sedile nel WRC, ho scelto di intraprendere un programma che mi permettesse di colmare le mie lacune, piuttosto che partecipare ad un campionato con l’obiettivo di vincere un titolo nazionale. È stato positivo continuare a guidare piuttosto che rimanere fermo, ho accumulato esperienza, ho partecipato a nuovi rally, ho provato macchine diverse. Credo di aver girato a mio vantaggio una situazione negativa”.

Com’è stato poi tornare sulla Hyundai i20 WRC+?

“Anche se erano passati solo pochi mesi dalla mia ultima gara con le WRC di ultima generazione, ho comunque dovuto riprendere confidenza con la potenza e la velocità di queste auto. A maggior ragione in Finlandia, dove si raggiungono prestazioni incredibili. Inoltre, non guidavo su sterrato dall’anno precedente, quindi non è stato facile".