22 Ago [19:20]
IRC - Barum 1. Tappa
Kopecky da padrone
ZLIN – I sogni finiscono all’alba. A volte succede così, ma non sempre. E’ che i sogni finiscono quando finiscono e quello di Giandomenico Basso di portare a casa almeno una medaglia di bronzo è finito sul finire di un pomeriggio uggioso. Sotto la pioggia, nel secondo dei tre impegni dell’ultima boucle della giornata, il veneto dell’Abarth ha urtato qualcosa con la ruota anteriore sinistra e la sospensione non ha gradito. Una botterella come tante, niente di che. Eppure ampiamente sufficiente ad annullare il tanto, tantissimo di buono che aveva fatto nelle otto speciali precedenti. A lasciarlo a mani vuote. Ad allontanarlo dalle zone calde della classifica dell’Intercontinental Rally Challenge e rilanciare le speranze di Michael Solowow nella corsa alla coroncina continentale. Capita, quando si va alla morte. Quando si aggredisce ogni metro di strada con la disperazione di chi sa di combattere una battaglia disperata.
Fuori almeno per oggi il Giando, Freddy Loix ha tirato un sospiro di sollievo. E con lui un po’ tutti gli uomini della Kronos: occhio e croce, solo Kris Meeke, uno di famiglia, potrà togliere il secondo posto al fiammingo. Che manco pensa ad andare a scalare un altro gradino in classifica. O forse sì, ci pensa. Ma sottovoce e senza fare rumore. Perché Jan Kopecky pare davvero arrivato da un altro pianeta. Ha disputato una tappa perfetta, il ceco della Skoda. S’è messo tutti dietro in sei dei nove tratti cronometrati in programma – gli altri li hanno firmati Juho Hanninen, due volte primo, e il succitato Meeke – e ha messo un minuto fra sè e il suo inseguitore meno lontano.
“E’ lunga...”, sospira Mario Fornaris. Convinto a ragione che nei rally – e non solo – tutto è scritto sulla sabbia e basta poco a cambiare tutto. Già, è lunga. Per una domenica che non si annuncia di riposo, gli organizzatori propongono tre piesse ripetute due volte, per un totale di quasi cento chilometri. Abbastanza per offrire a Basso almeno la consolazione di qualche europunto...
Guido Rancati
La classifica dopo la 1. tappa
1. Kopecky-Stary (Skoda Fabia S2000) in 1.27’22”1
2. Loix-Miclotte (Peugeot 207 S2000) a 1’01”6
3. Meeke-Nagle (Peugeot 207 S2000) a 1’10”0
4. Hanninen-Markkula (Skoda Fabia S2000) a 1’29”3
5. Kresta-Gross (Peugeot 207 S2000) a 1’42”2
6. Prokop-Tomanek (Peugeot 207 S2000) a 2’10”5
7. Rossetti-Chiarcossi (Abarth Grande Punto S2000) a 2’50”9;
8. Solowow-Baran (Peugeot 207 S2000) a 4’27”1