7 Mar [8:48]
Il Re della Ronde
batte anche la neve
L'ultima sorpresa, all'arrivo. E per Felice Re è una gran bella sorpresa: ad aspettarlo sotto un arco che per lui è quello del trionfo, c'è anche Amilcare Ballestrieri che è stato grande vero e non s'è fatto pregare per consegnare al lombardo le coppe che s'è guadagnato nella Ronde delle Valli Imperiesi. L'abbraccio fra i due è forte, sincero come il rapporto di amicizia fra i due. Come il gesto che il vincitore del sofferto girotondo a ridosso del capoluogo del ponente ligure si concede subito dopo. Scruta il pubblico in cerca di qualche bambino, il pilota che in tre dei quattro passaggi in programma non ha lasciato scampo agli avversari, li trova e consegna loro la sua parte di coppe. “Solo perché ho una casa piccola - spiega - non ho più posto per i trofei e mi pare giusto regalarli ai giovanissimi appassionati che sono il futuro dei rally”. La dedica è scontata, non può che essere per il babbo che se n'è andato per sempre pochi giorni prima. Le cose che dice al microfono lo sono assai meno. Ringrazia gli organizzatori per aver comunque tenuto duro e avere offerto una bella giornata di sport e invita gli altri piloti a far tesoro dell'esperienza appena fatta: “Aver corso ha dimostrato che con il dialogo si riesce sempre a trovare una soluzione conveniente per tutti e spero che tutti sapremo tenerne conto in futuro”. Ha avuto una vigilia difficile, la terza edizione della ronde. Colpa della neve che ha imbiancato Colla d'Oggia e scatenato rivendicazioni non tutte giustificate. Poteva saltare tutto, non è successo e non è poco. Pur se alla fine è stata tagliata la discesa verso Ville San Pietro, amputando otto dei venti chilometri annunciati dal programma. Non abbastanza per evitare che una decina di piloti decidesse di passare comunque la mano. Affari loro. Quelli che sono rimasti si sono divertiti. L'ha fatto Re con la Toyota Corolla e lo hanno fatto pure “Dedo” De Dominicis, secondo la Mitsu che userà al Ciocco, e Danilo Ameglio, terzo con la Peugeot 106 dopo aver sognato per un po' il colpaccio. Il sole e il vento, asciugando le strade, hanno reso la sua missione impossibile, una foratura ha fatto il resto. A divertirsi, anche Luca Tabaton ottavo e primo fra le Super 1600 con la Punto.