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8 Feb [17:50]

Parla Brivio: "Pirelli in Svezia con un nuovo brevetto"

Antri più o meno scuri, paioli e alambicchi: cosi, nell'immaginario collettivo, i laboratori nei quali nordici dai nomi impossibili preparano i collanti che poi usano per cementare i chiodi nei battistrada. Spesso i loro intrugli sono stati determinanti a trasformare in stivali dalle sette leghe pneumatici ricoperti appena passabili ed allora, nel tempo, prima di affrontare lo Swedish Rally, anche i grandi fabbricanti di “scarpe” destinate ai migliori piloti del mondiale si sono rivolti a loro, maghi o solo apprendisti stregoni. Non sempre li hanno ringraziati: non tutti gli intrugli hanno confermato di avere le qualità magnificate da questo o quell'alchimista. Neppure a scandinavi e finlandesi tutte le ciambelle riescono con il buco. La storia racconta di flop clamorosi e di clamorosi imbarazzi, quelli di manifatturieri di prima fascia costretti ad ammettere che per la chiodatura s'erano rivolti a micro-aziende collocate in qualche scantinato. O a far finta di non vedere che di tanto in tanto dai furgoni di questa o quella squadra a loro legata saltavano fuori comme chiodate chissà da chi e chissà dove. Ricordi del tempo che fu, di quando ancora la limitazione degli pneumatici era di là da venire e quindi destinati a sbiadire fino a essere dimenticati del tutto. Come le misture di colle varie utilizzate dagli specialisti del profondo nord dai quali si serviva la Pirelli. Una volta, fino a non troppo tempo fa.
Annuncia Fiorenzo Brivio, responsabile per i rally del colosso italiano: “Quest'anno, per la prima volta, tutti gli pneumatici che equipaggeranno le Mitsubishi, le Peugeot e le Subaru ufficiali in Svezia sono stati chiodati sfruttando un procedimento che, già sperimentato dodici mesi fa, abbiamo studiato e brevettato”. Dei dettagli del processo, ovviamente l'apprezzato dirigente non parla. Spiega però che il tutto consiste nell'inserire i chiodi direttamente durante la costruzione, proprio per evitare l'uso di ulteriori collanti. “I risultati ottenuti la passata stagione - osserva - sono stati più che confortanti e ora siamo in grado di offrire un prodotto in grado di resistere alle sollecitazioni tipiche dell'appuntamento nel Varmland”. Dove da sempre l'obiettivo di ogni “gommista” è far in modo che i chiodi restino nei rispettivi alvei. Anche dopo aver percorso svariati chilometri su fondi sterrati non ricoperti da neve o ghiaccio. In condizioni limite, insomma, per una gomma studiata per garantire il massimo grip su strade simili a piste di pattinaggio. “Nel recente passato - ricorda - il percorso del Rally di Svezia è stato un alternarsi di tratti innevati o ghiacciati con tratti di terra gelata e queste sono le condizioni che ci aspettiamo anche questa volta".
Diversa, invece, la regolamentazione imposta dalla Fia per contenere i costi: i settori da percorrere con lo stesso treno sono stati ulteriormente allungati e per la prima volta i piloti potranno utilizzare un solo disegno di battistrada. Due varianti che non preoccupano più di tanto Brivio: “Tutti i nostri assistiti avranno la versione J1 della gamma P Zero da 145-80/16. Un pneumatico in grado di garantire alte prestazioni e di resistere alle sollecitazioni più forti, con il battistrada asimmetrico che siamo stati i primi a presentare in Svezia (che, nel '97, contribui non poco al successo di Kenneth Eriksson con l'Impreza n.d.r.) e con chiodi più o meno lunghi a seconda dello stato delle prove speciali".

Questa la chiodatura ammessa allo Swedish Rally

Lunghezza massima: 20 mm
Peso massimo: 4 gr.
Diametro massimo 9 mm
Diametro minimo al punto: 2,5 mm
Sporgenza massima: libera
Densità massima: 20 per ogni 10 cm di battistrada