formula 1

Il CEO De Meo lascia Renault
Quali contraccolpi per i team F1 e WEC?

Dopo 5 anni alla guida del Gruppo Renault, Luca de Meo ha annunciato la sua decisione di dimettersi e di intraprendere nuove...

Leggi »
Rally

Rally di Polonia
Sesks domina, Marczyk sale in vetta

Michele Montesano Tornato a calcare il palcoscenico del FIA ERC, Martinš Sesks ha conquistato una vittoria schiacciare nel ...

Leggi »
24 ore le mans

Squalificata per irregolarità tecnica
la Ferrari di Fuoco-Molina-Nielsen

Michele Montesano Anche dopo la bandiera a scacchi, la 24 Ore di Le Mans 2025 non smette di riservare sorprese. Nella serat...

Leggi »
24 ore le mans

Le lezioni di Robert Kubica
Il cerchio si è chiuso a Le Mans

Alfredo Filippone - XPB Images “Niesamowite!”, cioè ‘irreale’ : così titolava ieri parcfer.me, il maggior sito polacco di sp...

Leggi »
formula 1

Norris evita la penalità in Austria
La farsa Red Bull per vincere a Montreal

Massimo Costa - XPB ImagesE' andata bene a Lando Norris. L'incidente che ha innescato con Oscar Piastri, che fortuna...

Leggi »
indycar

Madison - Gara
Primo trionfo ovale per Kirkwood

Carlo LucianiNon sono mancati i colpi di scena nel corso della Bommarito 500, ottava gara della stagione 2025 della IndyCar ...

Leggi »
17 Ott [0:23]

RALLYE ANTIBES – PROLOGO
Un aperitivo per Giando

“Occhio ai marciapedi e ricordate che in queste prove-spettacolo c’è poco da guadagnare e tanto da perdere”. Serge Paille non è uno dei tanti che da anni si battono e si sbattono per dare continuità a un rally che non ha tanti santi in paradiso, è il patron del “Montecarlo d’autunno”. E per chiudere l’incontro fra piloti, organizzatori e giornalisti evoca una delle leggi non scritte della specialità, forse la più famosa. Giandomenico Basso (nella foto con Mitia Dotta), ascolta e annuisce. Poi va a slalomare in tutta tranquillità sui duemila metri scarsi della gimakanona nella cittadina che dà nome al rally. In scioltezza rifila 1” e 2 a Corrado Fontana, 4” e 8 a Luca Betti, 6” e 6 a Julien Morin che firma il quarto tempo, ma con appena tre decimi di vantaggio su Thierry Neuville. Che maneggia una C2 R2 Max, mica una Super2000 come la Fabia del francesino. Michal Solowow c’è, ma a dare retta ai tempi ufficiali sarebbe perso nei bassifondi, lontanissimo dall’asso dell’Abarth. Ma il pilota-imprenditore polacco non ci sta e non ci sta neppure Maciek Baran, il suo copilota che si autocertifica un tempo non eccezionale – 1’27”3, quattro secondi e due più alto di quello di Basso – ma sufficiente a tenerlo i corsa. Se hanno ragione loro, ed è persino probabile, può essere che la notte porti consiglio agli uomini che gestiscono le classifiche...
Il bello comunque deve ancora arrivare. In programma, dodici speciali vere equamente distruibiute fra il sabato e la domenica. Fra esse, anche un pezzo del Turini – la discesa dal colle a La Bollene – e il Col de Bleine che domattina con i suoi trenta e passa chilometri aprirà le danze. Niente male, come prima colazione...

ran.