17 Ott [0:23]
RALLYE ANTIBES – PROLOGO
Un aperitivo per Giando
“Occhio ai marciapedi e ricordate che in queste prove-spettacolo c’è poco da guadagnare e tanto da perdere”. Serge Paille non è uno dei tanti che da anni si battono e si sbattono per dare continuità a un rally che non ha tanti santi in paradiso, è il patron del “Montecarlo d’autunno”. E per chiudere l’incontro fra piloti, organizzatori e giornalisti evoca una delle leggi non scritte della specialità, forse la più famosa. Giandomenico Basso (nella foto con Mitia Dotta), ascolta e annuisce. Poi va a slalomare in tutta tranquillità sui duemila metri scarsi della gimakanona nella cittadina che dà nome al rally. In scioltezza rifila 1” e 2 a Corrado Fontana, 4” e 8 a Luca Betti, 6” e 6 a Julien Morin che firma il quarto tempo, ma con appena tre decimi di vantaggio su Thierry Neuville. Che maneggia una C2 R2 Max, mica una Super2000 come la Fabia del francesino. Michal Solowow c’è, ma a dare retta ai tempi ufficiali sarebbe perso nei bassifondi, lontanissimo dall’asso dell’Abarth. Ma il pilota-imprenditore polacco non ci sta e non ci sta neppure Maciek Baran, il suo copilota che si autocertifica un tempo non eccezionale – 1’27”3, quattro secondi e due più alto di quello di Basso – ma sufficiente a tenerlo i corsa. Se hanno ragione loro, ed è persino probabile, può essere che la notte porti consiglio agli uomini che gestiscono le classifiche...
Il bello comunque deve ancora arrivare. In programma, dodici speciali vere equamente distruibiute fra il sabato e la domenica. Fra esse, anche un pezzo del Turini – la discesa dal colle a La Bollene – e il Col de Bleine che domattina con i suoi trenta e passa chilometri aprirà le danze. Niente male, come prima colazione...
ran.