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Rally Arabia Saudita – 3° giorno finale
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28 Nov [16:38]

Rally Arabia Saudita – 3° giorno finale
Fourmaux resiste in testa tra le forature

Michele Montesano

Così come accaduto nel pomeriggio di ieri, anche nella tappa odierna gli pneumatici hanno giocato un ruolo fondamentale nel Rally dell’Arabia Saudita. Numerose le forature che hanno coinvolto quasi tutti i protagonisti del WRC, a partire dai primi in classifica. Infatti sia Adrien Fourmaux che Marins Sesks hanno subito una delaminazione nell’ultima prova di giornata ma, ciò nonostante, sono riusciti a resistere e tagliare il traguardo nelle posizioni di vertice.

Ugualmente anche la lotta per il titolo iridato è più aperta che mai. Se nella mattinata una foratura aveva costretto Elfyn Evans a scendere in decima posizione, nella ripetizione pomeridiana una sorte simile è capitata a Sebastien Ogier. Il francese della Toyota è però riuscito a contenere il problema tenendosi alle spalle il compagno, nonché leader di campionato. Quando mancano solamente tre speciali al termine della stagione, tutto è ancora aperto per decretare chi sarà il campione 2025 del WRC.

Il turno pomeridiano ha visto Ott Tänak proseguire la striscia vincente della mattinata. L’estone della Hyundai ha infatti siglato lo scratch nella ripetizione di Alghulah istallandosi al terzo posto assoluto in coabitazione con Sami Pajari. Al contempo Sesks ha siglato il secondo crono della prova accorciando a 1”9 il distacco su Fourmaux. Con i primi quattro piloti racchiusi in 4”4 tutto era possibile, ma a scompaginare le carte ci hanno pensato gli pneumatici Hankook.

Il primo a subire una foratura nella ripetizione di Um Al Jerem è stato Tänak. L’estone si è quindi fermato lungo la prova per sostitute lo pneumatico, operazione che gli è costato più di un minuto e mezzo oltre alla lotta per la vittoria. Pochi chilometri dopo la medesima sorte ha visto, suo malgrado, protagonista Pajari. Il finnico della Toyota però ha perso molto più tempo scivolando ai margini della top-10.

Al contrario Sesks è tornato a dettare il ritmo. Il lettone della Ford ha siglato lo scratch della PS13 e, approfittando di un errore di Fourmaux, è balzato al comando delle operazioni con un vantaggio di oltre 22 secondi proprio sul francese. L’alfiere della Hyundai è infatti stato tratto in inganno dalla polvere sollevata da Pajari sbagliando un incrocio. Tale inconveniente gli è costato ben 24 secondi scivolando in seconda posizione.

Ma l’ultima prova della giornata, la ripetizione di Wadi Almatwi, ha scompaginato nuovamente la classifica. Le rocce aguzze e la ghiaia hanno reso complicato il finale a diversi piloti. Tra cui proprio Sesks che ha forato la posteriore sinistra a metà della speciale. Incurante del danno, il lettone ha proseguito perdendo secondi per strada. Fourmaux è quindi tornato prepotentemente in lotta per la vittoria ma, a pochi chilometri dal traguardo, anche il francese ha forato l’anteriore sinistra. Ciò nonostante, Fourmaux è riuscito a mantenere il comando delle operazioni chiudendo davanti a Sesks per appena 2”4.

Pur se rallentato da una gomma delaminata anche nell’ultima speciale del venerdì, Thierry Neuville è riuscito ad approfittare delle disavventure altrui salendo in zona podio. Il belga, campione uscente del WRC, ha ora un distacco di soli 5”8 dalla vetta. Neuville può inoltre contare su un margine di 38”1 su Takamoto Katsuta, diventato il primo dei piloti Toyota. Alle spalle del nipponico troviamo Kalle Rovanperä che ha approfittato delle disavventure di Ogier.

Sebbene attento e cauto nell’affrontare le speciali saudite, anche il francese è stato vittima di una foratura nella ripetizione di Wadi Almatwi. L’otto volte iridato del WRC ha proseguito dritto riuscendo a contenere i secondi persi. Anzi, sfruttando un’altra foratura subita da Tänak, è salito al sesto posto. Pajari, settimo, precede l’altro contendente al titolo Evans, il quale ha di fatto perso il vantaggio dei tre punti in classifica iridata.

In rimonta gli altri alfieri Ford M-Sport. Gregoire Munster occupa la nona piazza, mentre Joshua McErlean è undicesimo assoluto. Prosegue il recupero di Nasser Al Attiyah che, dopo alcune disavventure subite nella tappa di ieri con la sua Puma Rally1, è ora diciassettesimo.

Non accenna a diminuire l’avanzata di Oliver Solberg tra le Rally2. Al suo ultimo rally prima di fare il salto nella prima classe del WRC, lo svedese della Toyota ha ulteriormente allungato sui rivali. Tuttavia, essendo trasparente ai fini della classifica, a occupare il primo posto nel WRC2 è Gus Greensmith che comanda le operazioni con quasi mezzo minuto di vantaggi su Nikolay Gryazin. Il russo della Skoda, nel passaggio pomeridiano, è riuscito ad avere la meglio su Kajetam Kajetanowicz che è sceso sull’ultimo gradino del podio.

Venerdì 28 novembre 2025, classifica dopo la SS14 (top 15)

1 - Fourmaux-Coria (Hyundai i20 N Rally1) – Hyundai – 2:43'17"7
2 - Sesks-Francis (Ford Puma Rally1) – M-Sport – 2"4
3 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20 N Rally1) – Hyundai – 5"8
4 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) – Toyota – 43"9
5 - Rovanperä-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) – Toyota – 1'15"0
6 - Ogier-Landais (Toyota GR Yaris Rally1) – Toyota – 1'15"2
7 - Pajari-Salminen (Toyota GR Yaris Rally1) – Toyota – 1'37"2
8 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) – Toyota – 3'55"0
9 - Munster-Louka (Ford Puma Rally1) – M-Sport – 6'15"8
10 - Solberg-Edmondson (Toyota GR Yaris Rally2) – — – 7'29"1
11 - McErlean-Treacy (Ford Puma Rally1) – M-Sport – 7'40"8
12 - Tänak-Järveoja (Hyundai i20 N Rally1) – Hyundai – 8'13"8
13 - Greensmith-Andersson (Škoda Fabia RS Rally2) – Toksport – 8'54"9
14 - Gryazin-Aleksandrov (Škoda Fabia RS Rally2) – Toksport – 9'22"6
15 - Kajetanowicz-Szczepaniak (Toyota GR Yaris Rally2) – Orlen – 11'32"1