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17 Ott [16:02]

Rally di Scozia – Finale
La legge di Hanninen

Si, vabbè, lo sanno proprio tutti che quando il guoco si fa duro i duri cominciano a giocare. Ma in un mondo che consuma tutto troppo in fretta non è niente male ricordarlo. E Juho Hanninen l’ha fatto, alla grande.

Arrivato in Scozia con già in tasca il primo posto nell’Intercontinental Rally Challenge, il finlandese ha firmato un’altra vittoria dimostrando, appunto, di saper giocare meglio di tutti anche in condizioni ambientali tradizionalmente avverse come quelle del nord dell’isola albionica. Guardingo il giusto nella doppia sfida d’apertura, l’ultimo protetto di Lasse Lampi ha cominciato a pestare forte sul chiodo appena ha messo le ruote sulla terra delle foreste scozzesi e non ha più smesso. Ovviamente, senza commettere errori.

A sbagliare, strada facendo, sono stati altri. È capitato a Kris Meeke che ha lasciato per strada più di un minuto ed è capitato pure a Therry Neuville che, secondo al via dell’ultima giornata, prima ha forato e poi ha posteggiato la sua Peugeot oltre la carreggiata. Fuori questo, indietro quello – e con Wilks ripartito solo per onore di firma – Hanninen non ha comunque passeggiato. Merito di Andreas Mikkelsen che con la Fiesta delle meraviglie lo ha comunque tenuto nel mirino fino alla fine o quasi. Piccoli campioni crescono...

m. mz.

La classifica finale

1. Hanninen-Markkula (Skoda Fabia S2000) in 2.01'07"4
2. Mikkelsen-Floene (Ford Fiesta S2000) a 25"5
3. Meeke-Nagle (Peugeot 207 S2000) a 3'25"2
4. Bogie-Rae (Mitsubishi Lancer Evo IX) a 12'01"3
5. Kruuda-Jarveoja (Suzuki Ignis S1600) a 14'07"6
6. Plangi-Sarapuu (Honda Civic Type-R) a 14'39"0
7. Boland-Morissey (Mitsubishi Lancer Evo IX) a 16'38"8
8. Cetinkaya-Guney (Peugeot 207 S2000) a 16'56"1
9. Hunt-Marshall (Ford Fiesta R2) a 21'39"5
10. Barry-Brady (Mitsubishi Lancer Evo IX) a 23'46"6