GT Internazionale

Verstappen sul circuito di Estoril con la
Mercedes AMG GT3, quali i piani futuri?

Michele Montesano Il termine riposo evidentemente non esiste nel vocabolario di Max Verstappen. Dopo aver concluso la stagi...

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formula 1

La Formula 1 spiega i
regolamenti in vigore dal 2026

La Formula 1 ha rilasciato un comunicato dove spiega quelle che saranno le novità regolamentari del prossimo campionato. Ecc...

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elms

2026 da record, 47 vetture al via:
23 LMP2, 10 LMP3 e 14 LMGT3

Michele Montesano La European Le Mans Series si prepara a vivere una stagione 2026 destinata a entrare negli annali del cam...

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Rally

Ford M-Sport formazione a due punte
Confermato McErlean arriva Armstrong

Michele Montesano Dopo Toyota e Hyundai, anche Ford M-Sport ha svelato la sua formazione per la prossima stagione del WRC. ...

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formula 1

Portimao torna nel Mondiale F1
Si correrà nel 2027 e nel 2028

Massimo Costa - XPB ImagesUn circuito bellissimo, difficile come pochi altri in Europa. Eppure era entrato nel calendario de...

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World Endurance

Genesis a Montmelò con due GMR-001
Raggiunti gli 8000 km, nel 2027 in IMSA

Michele Montesano Obiettivo raggiunto. Con gli ultimi tre giorni di test svolti sul circuito di Montmelò, Genesis ha comple...

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19 Lug [10:15]

ZAMBIA RALLY – Finale
Muna Sing si ripete

Gli anni si susseguono e a volte si assomigliano. Capita, è capitato a Muna Singh, nella foto,che s’è confermato “Re dello Zambia” davanti a Jamie Whyte. Di misura, meno di un minuto dopo quasi tre ore di gara vera sulle piste sterrate intorno a Lusaka. Non ha rubato niente, il veterano zambiano, ma ha sofferto più di quanto non si aspettasse alla vigilia. Ed il merito è tutto di Mohammed Essa. Il ventunenne emergente del rallismo africano gli ha dato battaglia fin dalle primissime battute e dopo la seconda delle due giornate di gara era in testa con una dozzina di secondi di vantaggio: pochi, ma sufficienti a sognare. Poi, all’alba della terza frazione, è scivolato alle spalle del più esperto connazionale, ma non ha mollato. Almeno fino a quando un principio d’incendio non lo ha costretto alla resa: “Stavo facendo il massimo, quando ho visto del fumo uscire dal vano motore e l’unica cosa che ci è stato possibile fare è stato evitare che le fiamme divorassero l’Impreza...”, osserva sconsolato Essa. A consolarlo, mentre Whyte festeggia il secondo titolo africano consecutivo, ci ha provato il vincitore. Con scarso successo.
A Giancarlo Davite non è andata meglio: terzo dopo il prologo, l’italiano trasferitosi in Ruanda è stato costretto al ritiro nella seconda tappa.

m. mz.