F4 Italia

Misano - Test collettivi
Powell leader, Olivieri terzo

Con le due sessioni di test collettivi a Misano, è ufficialmente cominciata la stagione 2024 della F4 Italia. Ben 37 i piloti...

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gt italiano

Parte la stagione Sprint
A Misano 53 vetture iscritte

E’ un ennesimo record quello che verrà stabilito nella 22esima edizione del Campionato Italiano Gran Turismo in procinto di p...

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formula 1

Newey potrà lavorare per il nuovo
team già dal mese di aprile '25

Un maestro non solo nella progettazione delle monoposto di F1, ma anche a curare al meglio i propri interessi. Avendo deciso ...

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formula 1

La Red Bull ufficializza
l'uscita dal team di Newey

Stamane, 1 maggio, è arrivato il comunicato del team Red Bull in cui ufficializza l'uscita di scena dello storico progett...

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formula 1

Newey ha scelto la Ferrari
Incontro con Vasseur a Londra

Gli uomini del team Ferrari sono partiti per Miami martedì 30 aprile, ma il team principal Frederic Vasseur non si è imbarcat...

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formula 1

Giro 7, GP di Imola 1994
La telemetria che racconta
l'ultima curva di Senna

Cosa provocò l'incidente mortale di Ayrton Senna l'1 maggio 1994 a Imola? Per molti giorni, settimane, non si riuscì ...

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Andrea Crugnola

Voleva la bicicletta, l’ha avuta. “Adesso tocca a me pedalare”, fa Andrea Crugnola una volta finita l’orgia di abbracci e foto ricordo. La selezione per la Fia Academy è finita è il varesino è finalmente certo di essersi conquistato uno dei sei posti a disposizione per essere protagonista in sei prove del prossimo mondiale con la Fiesta R2. Di avercela fatta l’ha saputo come gli altri compagni d’avventura quattro ore e passa dopo l’ultimo esame, quello orale. Un’eternità, per dei ragazzi di poco più di vent’anni.

- Quanto è stata dura l’attesa?
“Beh, il tempo passava lentamente. Ma l’ho vissuta con una relativa tranquillità: sapevo di aver ottenuto dei tempi piuttosto buoni sia sulla terra, sia sull’asfalto e per questo cercavo di non agitarmi troppo...”.

- Tutto è bene quel che finisce bene. Ma – risultato a parte – come hai vissuto la selezione?
“Bene, molto bene. Tutti sapevamo di giocarci molto eppure fra noi s’è subito instaurato un buon cameratismo. Al limite, direi che l’ambiente era ancora più sereno di quanto lo sia in Italia, anche se personalmente ho un buon rapporto con quelli che nel corso della stagione tricolore sono stati i miei avversari”.

- L’anno prossimo è dietro l’angolo...
“Ho avuto una bella opportunità e toccherà a me sfruttarla nel migliore dei modi, anche per non deludere chi mi ha dato fiducia. So che non sarà facile, ma per fare bene sono pronto a mettercela tutta, anche a dare sempre più del cento per cento! Intanto, so che dovrò allenarmi come si deve e so di dover lavorare molto per migliorare soprattutto sulla terra, un fondo che mi piace tantissimo ma che conosco ancora poco. La voglia di fare bene non mi manca, questo è certo”: