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2 Apr [14:32]

Adriatico – Dopo 3 PS
Navarra esalta la Mini

“Ormai si sa che quando Andrea corre con noi dà qualcosa in più…”. Fabrizio Tabaton osserva i tempi delle prime tre prove dell’Adriatico e non vola sulle ali dell’entusiasmo. Anche se molti, al suo posto, gonfierebbero il petto: più veloce in tutti e tre i tratti cronometrati della prima boucle, nella provvisoria, Andrea Navarra ha dieci secondi e spiccioli di vantaggio su Andrea Aghini che, di tutti, è l’unico a poter ancora sperare di togliere l’oro dal collo del romagnolo.

“Che sulla terra la Mini sarebbe stata assai più competitiva di quanto non lo è per ora sull’asfalto, era scontato”, aggiunge il manager genovese che per primo ha creduto nel potenziale della mille e sei turbata sfornata dai tecnici di David Richards. Già, si sapeva. Ma pronosticarla già vincente era meno semplice. Anche per via di quella flangia da 30 millimetri imposta alle “Regional” per equipararle alle Super2000.

Dietro ai due veterani, un terraiolo, Daniele Batistini, e più indietro ancora, quarto, Andreas Mikkelsen con la Skoda. “Mi sono girato sulla seconda prova – spiega il nordico – e ho perso diversi secondi”. Verissimo, ma non tutti quelli che per ora lo separano dall’attico…

m. mz.

La classifica dopo la PS 3

1. Navarra-Fedeli (Mini John Cooper Works RRC) in 22’36”1
2. Aghini-Cerrai (Peugeot 207 S2000) a 10”4
3. Batistini-Pinelli (Peugeot 207 S2000) a 27”7
4. Mikkelsen-Floene (Skoda Fabia Super2000) a 28”1
5. Dettori-Pisano (Ford Fiesta S2000) a 32”8
6. “Dedo”-Daddoveri (Peugeot 207 S2000) a 35”0
7. Trentin-De Marco (Peugeot 207 S2000) a 35”7
8. Baldacci-Biordi (Mitsubishi Lancer Evo IX) a 40”6
9. Arminen-Nikkola (Mitsubishi Lancer Evo IX) a 44”4
10. Ricci-Pfister (Subaru Impreza Sti) a 47”6