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29 Ott [11:20]

Hyundai in Piemonte per simulare
un rally completo con la i20N Rally1

Michele Montesano

Il team Hyundai Motorsport ha intensificato il suo programma di sviluppo per la nuova i20N Rally1 che esordirà nel WRC il prossimo anno. Dopo aver ricevuto il nulla osta dai vertici della Casa coreana in ritardo rispetto a Toyota e Ford M-Sport, il team diretto da Andrea Adamo sta macinando chilometri sia su terra che asfalto.

È proprio sulle strade catramate del Rally di Alba che gli uomini Hyundai hanno messo alla frusta la i20N Rally1. La scelta non è stata casuale, infatti sulle PS del Piemonte ha già corso la i20 WRC+ di modo che piloti e tecnici hanno potuto avere dei riferimenti comparabili fra le due vetture. Il test è stato una vera e propria simulazione di un weekend di gara: si è deciso di ricreare anche una zona “Full Electric”, ovvero tratti di strada in cui la i20N ha potuto marciare solamente con l’ausilio del motore elettrico, come nei pressi del Parco Assistenza e nei centri urbani (nel video). Addirittura è stata ricreata anche un’assistenza remota a metà giornata per controllare velocemente i dati della vettura e poter cambiare gli pneumatici per affrontare le restanti prove.



Sulla nuova Hyundai si sono alternati i tre piloti ufficiali Ott Tanak, Thierry Neuville e Daniel Sordo. Proprio in questo test i rispettivi navigatori hanno potuto appurare l’eccessivo aumento di temperature all’interno dell’abitacolo. Il problema però non è solamente circoscritto alla Hyundai, perché anche la Ford Puma e la Toyota Yaris condividono lo stesso telaio spaceframe. Nello specifico il tubo di scarico passa sotto il sedile del copilota facendo innalzare sensibilmente le temperature dell’abitacolo. Tale problema, date le basse temperature ambientali, è risultato sopportabile in questi test ma potrà rivelarsi pericoloso per i Rally estivi come il Safari, la Sardegna o la Grecia. La FIA cercherà di intervenire in materia di sicurezza entro il Rally di Montecarlo, prima gara della stagione 2022.

Dopo le prime parole al vetriolo e non proprio lusinghiere mei confronti delle Rally1, Neuville ha raddrizzato il tiro: “Sulle nuove vetture c’è meno aerodinamica, nessun differenziale centrale, meno escursione delle sospensioni e un cambio più lento. Di conseguenza il nostro controllo sull’auto si è notevolmente ridotto rispetto alle WRC+ che consentono più margine ai piloti. Sicuramente la parte ibrida renderà la vettura più impegnativa da guidare, ma per il resto sembra che si sia tornati indietro dal punto di vista tecnico. Tuttavia sarà entusiasmante correre su auto più veloci e potenti, inoltre con la sicurezza abbiamo fatto passi enormi, la parte elettrica non dovrebbe creare problemi in caso di incidenti”.



Ai test Hyundai era presente anche il delegato FIA per i Rally Yves Matton che ha potuto constatare con mano il livello delle nuove vetture. “Di sicuro il lavoro non è ancora finito, quando si introduce un nuovo regolamento c’è sempre tanto da fare. È normale che un costruttore inizialmente sarà più competitivo rispetto ad un altro, ma nel corso dell’anno i valori si livelleranno. Sono sicuro che per il Rally di Montecarlo le auto saranno performanti e affidabili”.

A tal proposito è stato leggermente rivisto il programma del primo evento stagionale con l’introduzione di uno Shakedown e un Remote Service a metà della prima tappa. “Ci siamo confrontati con l’organizzazione del Rally di Montecarlo – ha spiegato Matton – ma risulterebbe troppo complicato riportare le vetture nel parco assistenza nella mattinata della prima giornata. Per questo abbiamo deciso di incrementare il numero delle persone che possono lavorare nel Remote Service di metà tappa”.