13 Mar [1:18]
Mexico Rally 2.tappa
Solberg insiste, Gronholm non molla
A dispetto di una classifica che vede sempre Petter Solberg e la sua Impreza comandare dal primo metro di gara con il finlandese Marcus Gronholm (nella foto) ad alitargli sul collo, la seconda giornata del Corona Mexico Rally è stata combattuta e ricca di colpi di scena. Il primo indizio che la tappa sarebbe stata dura per tutti c'è stato quando Harri Rovanpera ha dovuto attardarsi con la sua Lancer oltre il limite consentito al parco assistenza mattutino, con il risultato di vedersi infliggere una penalità di 1'20". Inconveniente che faceva perdere al finlandese ben quattro posizioni. Vinta da un rimontante Loeb la prova d'apertura, nella seconda speciale accadeva un po' di tutto. Il terzo pilota della Ford Roman Kresta era costretto al ritiro dopo aver fracassato la sospensione anteriore destra, mentre il belga Duval quando occupava un terzo posto che sembrava saldissimo centrava una roccia e danneggiava il motore della Xsara. Danno che sarebbe diventato irreparabile due prove dopo, con il propulsore francese che si arrendeva definitivamente, esattamente come i sogni di gloria della seconda guida della Citroen. Annotati i problemi ai freni delle Peugeot di Gronholm e Martin, e delle alte temperature ai motori delle due Subaru, chi non aveva motivi di gioire era anche Armin Schwarz: "Purtroppo la mia Skoda Fabia scivola dappertutto - raccontava sconsolato il piota tedesco - È proprio il caso di dire che è la vettura che mi guida, e non il contrario...".
Altro colpo di scena nel tratto cronometrato successivo con il brillante Atkinson costretto pure lui al ritiro per un incontro troppo ravvicinato con una pietra messicana. Uscita di strada anche per lo spagnolo Solà con la Ford Focus nella penultima prova.
Il risultato di tutti questi repentini cambiamenti è stato quello di una classifica rivoltata come un calzino rispetto a quando i piloti avevano lasciato Leon alla mattina. Ad approfittarne più di tutti è stato, come già era successo nei primi due appuntamenti stagionali, Toni Gardemeister. Sotto tono per tutta la prima tappa, causa anche una fastidiosa forma influenzale, il finlandese leader della classifica iridata ha scalato ben sei posizioni e, incredibilmente, potrebbe continuare a rimanere in vetta alla graduatoria anche dopo la gara sudamericana. Da segnalare infine la rabbiosa ed incredibile rimonta di Sèbastien Loeb dopo le disavventure patite nel corso della prima tappa. Il campione del mondo in carica, dimostrando la sua grande forza d'animo e i proverbiali nervi d'acciaio, a suon di temponi è risalito dall'inferno del diciottesimo posto in cui era precipitato, sino al purgatorio del sesto odierno. Vedremo domani se riuscirà anche ad agguantare uno spicchio di paradiso. Il quarto posto ora dista solo 37 secondi...
Nella categoria Junior continua senza problemi la leadership delle due Suzuki Ignis di Wilks e Andersson con Luca Cecchettini 3°, ma ormai distanziato di oltre 20 minuti dai due.
La classifica dopo la 2. tappa
1. Solberg-Mills (Subaru Impreza WRC) in 3.01'30"5
2. Gronholm-Rautiainen (Peugeot 307 WRC) a 29"6
3. Martin-Park (Peugeot 307 WRC) a 1'23"9
4. Gardemeister-Honkanen (Ford Focus WRC) a 4'11"5
5. Rovanpera-Pietilainen (Mitsubishi Lancer WRC) a 4'12"9
6. Loeb-Elena (Citroen Xsara WRC) a 4'48"9
7. Warmbold-Orr (Ford Focus WRC) a 5'20"8
8. Panizzi-Panizzi (Mitsubishi Lancer WRC) a 5'44"9
9. Schwarz-Wicha (Skoda Fabia WRC) a 6'44"5
10. Wilks-Pugh (Suzuki Ignis) a 15'25"9