Davide Attanasio - XPB Images
Dodici gare a referto, altrettante ancora da disputare. Il 2025 della Formula 1 ha raggiunto il suo giro di boa. E, in questi giorni che ci separano dal Gran Premio del Belgio, in programma dal 25 al 27 luglio prossimi, la
Ferrari, unico tra i migliori quattro team (McLaren, Ferrari, Mercedes, Red Bull) a secco in quanto a gare vinte, ha organizzato una
due giorni di test (16 e 17 luglio) sull'autodromo internazionale del
Mugello, pista di sua proprietà, in cui l'attenzione di tutti era rivolta all'introduzione di una
nuova sospensione posteriore.
Il gruppo di lavoro guidato da
Loïc Serra, constatate le difficoltà della
SF-25 - con la vettura che per il troppo bottoming, specialmente nella percorrenza di curve veloci con tanta benzina a bordo, doveva essere alzata più del previsto non permettendo così di sfruttarne a pieno il potenziale -, ha così iniziato a progettare
il nuovo pezzo, che
ha debuttato nella mattinata di giovedì 17 luglio con
Charles Leclerc al volante. Nel pomeriggio, poi, è stato il turno di
Lewis Hamilton. Il battesimo ufficiale di questo aggiornamento è atteso proprio in Belgio, sul circuito di Spa.
Nel caso in cui la novità in questione dovesse essere valutata positivamente, gli ingegneri di Maranello avrebbero più margine di manovra nel controllare le altezze da terra, con una ricaduta sulla gestione delle gomme, evitando inoltre che i piloti adottino assetti estremi (specialmente Leclerc). Come recentemente dichiarato dal secondo di Frédéric Vasseur (presente in pista), Jérôme d'Ambrosio, l'obiettivo è quello di sbloccare performance grazie al miglioramento del feeling dei piloti con il mezzo. Tradotto: più fiducia, più prestazione.
C'è anche da dire che già dall'appuntamento di Spielberg, coinciso con l'introduzione di un nuovo fondo, le cose erano migliorate. La "chiusura del cerchio" è quindi rappresentata dalla suddetta sospensione. Nello specifico, lo schema pull-rod è stato rivisto, in particolare il cambiamento maggiormente visibile dall'esterno risiede nell'aver spostato verso il basso il punto di attacco anteriore (quello più avanzato) del triangolo superiore della sospensione. Sui suoi profili social la Ferrari ha mascherato il tutto (vedi foto sopra). Le foto, però, sono sbucate lo stesso.
Nella giornata di mercoledì 16 luglio, invece, a girare erano stati esclusivamente i piloti di riserva
Zhou Guanyu,
Antonio Fuoco e
Antonio Giovinazzi. Per il cinese e il calabrese Fuoco solamente
test "TPC" con la Ferrari del 2023. In un test di questo tipo, infatti, è possibile provare una monoposto vecchia di almeno due anni. I collaudatori non hanno particolari limitazioni al chilometraggio, mentre per i piloti titolari vige un limite di 1000km. Giovinazzi, invece, ha provato per pochi chilometri (3 giri) la SF-25 senza l'aggiornamento.
Il 17, come già scritto, è stato il giorno del "
filming day", il secondo e ultimo a disposizione nell'arco di una stagione, con la SF-25 aggiornata. I
200 chilometri previsti dal regolamento, divisi equamente tra Leclerc e Hamilton (per inciso: i giri effettuati da Giovinazzi sono stati esclusi dal conteggio), corrispondono a
38 giri del circuito toscano, banco di prova significativo per saggiare la bontà di questo importante update. Il primo filming day, con annesso debutto della monoposto, era stato realizzato all'inizio dell'anno sul circuito di Fiorano.